26 - ERESIA

 Che vuoi dire la parola eresia?

 La parola eresia viene dal greco àiresis e vuoi dire selezione. Si separano una o più verità dal loro contesto e con queste si interpreta tutta la Rivelazione, lasciando da parte altri elementi molto importanti. Per questo esistono eresie molto differenti tra loro. Infatti, ogni fondatore di setta sceglie certe parti della Bibbia  come base del suo sistema, eliminando altri punti ugualmente importanti. A volte ciò che è ripudiato da una setta, diventa la base dottrinale di un'altra.

 

27 - ESORCISMO

 In che consiste l'esorcismo?

 L'esorcismo consiste nell'espellere il demonio mediante la preghiera.

 

«E quelli che avranno fede faranno segni miracolosi: cacceranno i demoni invocando il mio nome; parleranno lingue nuove; prenderanno in mano serpenti e berranno veleni senza avere nessun male; poseranno le mani sui malati e li guariranno» (Mc 16,17).

 

28 - FESTE

 A che servono le feste religiose?

 Le feste religiose servono per favorire un incontro della comunità con Dio, in un clima di allegria e sano divertimento. Lo stesso Gesù partecipava alle feste religiose del suo popolo.

I genitori di Gesù ogni anno andavano in pellegrinaggio a Gerusalemme per la festa di Pasqua (Lc 2,41).

Nell'ultimo giorno della festa, il più solenne, Gesù si alzò ed esclamò a voce alta: «Se uno ha sete sì avvicini a me» (Gv 7,37).

 

29 - FINE DEL MONDO

 1. È vero che nell'anno 2000 ci sarà la fine del mondo? Nessuno sa quando ci sarà la fine del mondo.  Si tratta di un argomento molto usato dai fratelli separati per intimorire la gente e attirarla nei loro gruppi.

 Già nel passato essi stabilirono delle date e si sbagliarono. Circa la fine del mondo.

Gesù disse con tutta chiarezza che nessuno ne conosce  il giorno.

 

Ma nessuno sa quando verranno quel giorno e quell'ora; non lo sanno gli angeli e neppure il Figlio: solo Dio Padre lo sa (Mt 24,36).

 

2. Quali sono i segni più chiari per rendersi conto che si avvicina il giorno finale?

 I segni più chiari sono i seguenti:   II Vangelo sarà predicato a tutto il mondo.

 

Intanto il messaggio del regno di Dio sarà annunziato in tutto il mondo; tutti i popoli dovranno sentirlo. E allora verrà la fine (Mt 24,14).

 

 Il popolo di Israele riconoscerà Gesù come Messia ed entrerà a far parte della Chiesa.

 

Perché io vi dico che da questo momento non mi vedrete più fino al giorno in cui direte: Benedetto colui che viene nel nome del Signore (Mt 23,39).

Fratelli, io voglio farvi conoscere il misterioso progetto di Dio, perché non diventiate presuntuosi: una parte d'Israele continuerà nella sua ostinazione fino a che tutti gli altri popoli non saranno giunti alla salvezza. E così tutto Israele sarà salvato. Lo dice la Bibbia: Il Liberatore verrà da Sion ed eliminerà la disubbidienza dei discendenti di Giacobbe (Rm 11,25-26).

 

3. Come bisogna interpretare le parole dì Gesù che annunciano terremoti, oscuramento del sole e caduta delle stelle?

 

Ma in quei giorni, dopo quelle tribolazioni, il sole si oscurerà, la luna perderà il suo splendore, le stelle cadranno dal cielo, e le forze del cielo saranno sconvolte (Mc 13,24-25).

 

 Si tratta di immagini simboliche per indicare che tutta la natura passerà per una prova dolorosa, che servirà come purificazione.

 

Tutto l'universo aspetta con grande impazienza il momento in cui Dio mostrerà il vero volto dei suoi figli.  Il creato è stato condannato a non aver senso,  non perché l'abbia voluto, ma a causa di chi ve lo ha trascinalo. Vi e però una speranza:  anch'esso sarà liberato dal potere della corruzione per partecipare alla libertà e alla gloria dei figli di Dio. Noi sappiamo che fino a ora  tutto il creato soffre e geme come una donna che partorisce. E non soltanto il creato, ma anche noi, che già abbiamo le primizie dello Spirito, soffriamo in noi stessi perché aspettiamo che Dio, liberandoci totalmente, manifesti che siamo suoi figli (Rm 8,19-23).

 

 Infatti, sempre ci sono stati terremoti, guerre, oscuramenti del sole (eclissi) e non è venuta la fine del mondo. Inoltre, come sarà possibile che le stelle cadano dal cielo? Dove cadranno?

 

30 - FUMARE

 E peccato fumare?

 Nella misura in cui il fumare causa danno alla salute, è peccato. Dire che non si può fumare nemmeno una sigaretta, è una esagerazione, che serve soltanto per «favorire il proprio orgoglio».

 

Perché vi lasciale dire: «Questo non si può prendere; quello non si può mangiare; queste cose non si possono toccare»? In realtà sono tutte cose che scompaiono dopo essere state usate. Quelle sono regole e idee puramente umane. Possono sembrare questioni serie e sapienti perché trattano di religione personale, di umiltà o di severità verso il corpo. In realtà non servono a niente. Anzi, servono soltanto a nutrire la nostra superbia

   (Col 2,21-23).

 

31 - GIUDIZIO

 1. Quanti giudizi ci sono?

 Ci sono due giudizi: il giudizio particolare e il giudizio finale.

 

2. Quando ci sarà il giudizio particolare?

 Il giudizio particolare ci sarà al momento della morte di ogni uomo.

 

Gesù gli rispose: ti assicuro che oggi sarai con me in paradiso (Lc 23,43).

 

Sono spinto da opposti desideri: da una parte desidero lasciare questa vita per essere con Cristo, e ciò sarebbe certamente per me la cosa migliore! (Fil 1,23).

 

Un giorno, il povero Lazzaro morì, e gli angeli di Dio lo portarono accanto ad Abramo nella pace.

Poi morì anche l'uomo ricco e fu sepolto  Andò a finire all'inferno e soffriva terribilmente. Alzando lo sguardo verso l'alto, da lontano vide Abramo e Lazzaro che era con lui Lc (16,22-23).

 

3. Quando ci sarà il giudizio finale?

 Il giudizio finale ci sarà alla fine del mondo, dopo che tutti saranno risuscitati.

 

Come loro, io ho questa sicura speranza nel Signore: che tutti gli uomini, sia buoni che malvagi, risorgeranno dai morti (At 24,15).

 

Non vi meravigliate: viene un'ora in cui tutti i morti, nelle tombe, udranno la sua voce e verranno fuori. Quelli che hanno fatto il bene risorgeranno  per vivere; quelli che hanno fatto il male risorgeranno per essere condannati (Gv 5,28-29).

 

E andranno nella punizione eterna, mentre i giusti andranno nella vita eterna .  (Mt 25,46).

 

32 - INDULGENZA

 1. Che vuoi dire la parola «indulgenza?»  

 La parola indulgenza vuoi dire perdono.

 

2. In che consiste l'indulgenza?

 L'indulgenza consiste in questo: Quando uno commette un peccato e si pente, Dio lo perdona, ma gli resta qualcosa da «pagare».  Infatti, siamo collaboratori di Dio non solamente sul piano naturale, ma anche sul piano soprannaturale che si riferisce alla nostra salvezza.

Ebbene, come «pagare?»   Mediante la sofferenza e le buone opere. Inoltre, bisogna «pagare» personalmente o anche gli altri possono aiutarci a «pagare» il nostro debito?     Secondo la Parola di Dio, anche gli altri ci possono aiutare a «pagare» i nostri debiti. Infatti, esiste un interscambio tra i membri del Corpo Mistico di Cristo, che è la Chiesa. Ebbene, l'autorità della Chiesa, usando il potere che Cristo le ha dato, stabilisce certe condizioni   (confessione,   comunione,   preghiere,   opere buone, ecc.), affinché uno possa approfittare del tesoro della Chiesa, rappresentato dai meriti di Cristo, della Vergine e dei santi e cosi restare libero da ogni debito di peccato. In questo precisamente consiste l'indulgenza data dalla Chiesa.

 

Ora, io sono felice di i offrire per voi. Con le mie sofferenze completo in me ciò che Cristo soffre a vantaggio del Suo corpo, cioè della Chiesa (Col 1,24).

 

3. Quanti tipi di indulgenza esistono?

 Esistono due tipi di indulgenza: indulgenza plenaria e indulgenza parziale.

 

4. In che consiste l'indulgenza plenaria?

 L'indulgenza plenaria consiste nel cancellare ogni debito di peccato.

 

5. In che consiste l'indulgenza parziale?

 L'indulgenza parziale consiste nel cancellare parte del debito dovuto per i nostri peccati.

 

6. Chi stabilisce se mediante certi atti uno ottiene l'indulgenza totale o parziale?

 È l'autorità ecclesiastica che stabilisce le norme concrete per ottenere l'indulgenza plenaria o parziale in favore di se stesso o di qualche defunto.

 

7. E se uno per suo conto recita delle preghiere o fa alcune opere buone per se stesso o per qualche defunto, ha valore?

 Si; tutto quello che sì fa a beneficio personale o dì qualche defunto, ha valore.

 

8. E se un defunto si trova nell'inferno, che succede con le preghiere che si fanno in suo favore?

 Evidentemente non gli possono valere. In questo caso, Dio le applica a un altro defunto che si sta purificando.

 

33 - INFERNO

 1. Secondo la Bibbia, esiste l'inferno?

 Si; secondo la Bibbia, esiste l'inferno.

 

2. In che consiste l'inferno?

L'inferno consiste in un castigo eterno e definitivo per gli angeli ribelli e i loro seguaci. Questo castigo è presentato mediante simboli: Geenna,    lago di fuoco, verme che non muore, fiamme inestinguibili, disperazione, condanna eterna, ecc. Non bisogna confondere la verità con il simbolo  che l'esprime, come fanno alcuni fratelli separati, per affermare che non esiste l'inferno. Per cui a un certo momento potrebbe scomparire il simbolo, restando intatta la realtà, come nel caso della Geenna,  che era l'immondezzaio di Gerusalemme. Potrà scomparire la Geenna, che è il simbolo,  ma non la realtà dell'inferno, che è un castigo definitivo ed eterno.

 

«E quando usciranno dal tempio vedranno i cadaveri di chi si era ribellato contro di me. I vermi che li mangiano non moriranno mai, il fuoco che li brucia non finirà mai. Sarà una cosa ripugnante per tutti gli uomini. Lo dico io, il Signore» (Is 66,24).

 

Egli tiene in mano la pala per separare il grano dalla paglia. Il grano lo raccoglierà nel suo granaio, ma la paglia la brucerà con fuoco senza fine (Mt 3,12).

 

Così sarà alla fine dì questo mondo: verranno gli angeli e separeranno i malvagi dai buoni, per gettarli nel grande forno di fuoco. Là,  essi piangeranno come disperati (Mt  13,49-50).

 

Se la tua mano e il tuo piede ti fanno compiere il male, tagliali e gettali via: è meglio per te entrare nella vera vita senza una mano o senza un piede,  piuttosto che essere gettato nel fuoco eterno con due mani e due piedi        

  (Mt 18,8).

 

Allora il padrone tornerà, in un momento che lui non sa, quando meno se l'aspetta, lo separerà dagli altri e lo metterà tra i malvagi.  E là piangerà come un disperato  (Mt 24,50-51).

 

Poi dirà ai malvagi: - Andate via da me, maledetti, nel fuoco eterno che Dio ha preparato per il diavolo e per i suoi simili! (Mt 25,41).

 

Se il tuo occhio ti fa commettere il male, strappalo via: è meglio per te entrare nel regno di Dio con un occhio solo,  piuttosto che avere due occhi ed essere gettato all'inferno, dove si soffre sempre e il fuoco non finisce mai (Mc 9,47-48).

 

Essi saranno condannati a una rovina eterna, lontani dalla faccia del Signore, lontani dalla sua gloriosa potenza (2 Ts 1,9).

 

 3. Che vogliono dire quei testi biblici in cui si afferma che i cattivi saranno distrutti ?

 Vogliono dire che i cattivi saranno vinti per sempre Si tratta di un linguaggio popolare. Anche noi diciamo: «L'esercito nemico è stato annichilito, distrutto, fatto a polvere...». Non si vuol dire con questo che realmente l'esercito nemico è stato distrutto letteralmente. Solamente si vuol dire che è stato vinto.

 

34 - INQUISIZIONE

 1. Che vuoi dire la parola inquisizione?

 La parola inquisizione vuoi dire investigazione o indagine.

 

2. In che consistette la Santa inquisizione?

 La Santa Inquisizione fu istituita dal Papa Gregorio IX, l’anno 1232, per reprimere le eresie, i sacrilegi e i gravi delitti morali.

Quando ci si trovava dinanzi ad un delitto realmente grave e gli accusati non si pentivano, erano consegnati all'autorità civile, che li castigava secondo la legge. Era costume di quel tempo applicare la tortura per ottenere la dichiarazione degli accusati; per cui ci furono molti abusi. Comunque, bisogna giudicare le cose secondo la mentalità dell'epoca. Infatti, in quel tempo non c'erano i concetti di libertà di coscienza e tolleranza religiosa, come per esempio furono attuati secoli dopo negli Stati Uniti, ove molti si trovavano li precisamente per sfuggire alle persecuzioni religiose. In Europa tutti erano obbligati a seguire la religione del re, secondo il principio «cuìus regio, eius et religio» (di chi è la regione, dello stesso è la religione). Per cui un delitto in campo religioso (l'eresia) era consideralo come attentato contro lo stato, che interveniva con tutto il peso della legge.

 Questo sistema fu seguito negli stati cattolici, protestanti e musulmani. Era la mentalità dell'epoca. Pertanto, servirsi di questo fallo per attaccare il cattolicesimo,  è storicamente scorretto. In campo cattolico la Santa Inquisizione cominciò la sua attività contro gli albigesi e durò sino al principio del secolo passato.

 

35 - MAGIA

 1. In che consiste la magia?

 La magia (fattura) consiste nell'uso di alcune parole, oggetti e riti, a cui si attribuiscono poteri  speciali,  superiori alle capacità dell'uomo  e  capaci di sottomettere lo stesso Dio.

 

2. È buona la magia?

 La magia non è cosa buona, giacché ha la sua radice nella ricerca dell'uomo di essere uguale a Dio (Gn 3,5).

 

Quando sarete entrati nella terra che il Signore, vostro Dio, sta per darvi, non imiterete le pratiche vergognose dei popoli pagani che vi abitano.  Nessuno tra di voi bruci in sacrificio un figlio o una figlia; nessuno pratichi la divinazione o cerchi di indovinare il futuro, nessuno eserciti la magia,  né faccia incantesimi, o consulti spiriti e indovini; nessuno cerchi di interrogare i morti. Chiunque fa queste cose è considerato dal Signore una vergogna.  A causa di tali pratiche vergognose il Signore, vostro Dio, scaccerà quei popoli davanti a voi.  Voi, invece, comportatevi in modo irreprensibile con  il Signore, vostro Dio. I popoli di cui state per occupare il territorio ascoltano  gli indovini e gli incantatori, ma a voi il Signore, vostro Dio,  non permette di agire così      

 (Dt 18, 9-14).

 

Ma i vigliacchi, Ì miscredenti, i depravati, gli assassini, gli svergognati, i ciarlatani, gli idolatri e tutti i bugiardi andranno a finire nel lago ardente di fuoco  e di zolfo. Questa è la seconda morte (Ap 21,8).

 

Fuori i cani, i maghi, i porci, gli assassini, gli idolatri e tutti quelli che amano e praticano la menzogna (Ap 21,15)

 

36 - MARIA

 a) adorazione

 1. È vero che i cattolici adorano Maria?

 Non è vero. Noi adoriamo solamente Dio. Verso Maria abbiamo un rispetto speciale, trattandosi della Madre di Gesù, nostro Signore e Salvatore. Il culto che le rendiamo si chiama di iperdulìa e non di adorazione.

 

Fin d'ora tutte le generazioni mi chiameranno beata (Lc  l,48b).

 

b) immacolata concezione

 In che consiste Questo dogma?

 Nel fatto che Maria, fin dal primo istante della sua concezione, fu esente dal peccato.

 

Dove si trova questa verità?

 La Bibbia dichiara Maria «piena di grazia» (Lc 1,28). La Tradizione sviluppa questo tema, affermando che Maria fu esente anche dal peccato originale fin dal primo momento della sua concezione. Ecco la Bolla «Ineffabilis Deus» del Papa Pio IX, in cui si proclama questo dogma il giorno 8 dicembre 1854:

 

...A onore della santa e individua Trinità, e gloria e ornamento della Vergine Madre di Dio, per l'esaltazione della Fede cattolica, e per l'incremento della religione cristiana, con l'autorità del Signore Nostro Gesù Cristo, dei beati Apostoli Pietro e Paolo, e Nostra, dichiariamo, pronunciamo e definiamo che la dottrina, la quale ritiene che la beatissima Vergine Maria, nel primo istante della sua concezione, per singolare grazia e privilegio di Dio onnipotente, ed in vista dei meriti di Gesù Cristo Salvatore del genere umano, sia stata preservata immune da ogni macchia di colpa originale, è dottrina rivelata da Dio,  e perciò da credersi fermamente e costantemente da tutti i fedeli.  (Neuner-Ross-Rahner, o.c., p. 238).

 

4. Allora Maria non sarebbe stata salvata da Gesù come succede a tutti noi?

 Sì; anche Maria è stata salvata da Gesù. Soltanto che lei è stata salvata prima di essere soggetta al peccato d'origine «in vista dei meriti di Cristo». Come succede a un prigioniero che viene liberato prima di andare in carcere.

 

E il fatto è mollo logico: dovendo essere la madre di Gesù, era sommamente conveniente che mai fosse stata soggetta al dominio di satana.

 

c) madre di DIO

 5. Perché diciamo che Maria è Madre di Dio, se ha dato a Gesù soltanto la natura umana?

 

In Gesù c'è una sola persona, quella del Verbo, in due nature, quella umana e quella divina. Avendo Maria dato a Gesù la natura umana, ed essendo Gesù vero Dio e vero uomo, possiamo dire che Maria è Madre di Dio.

A questo proposito, vediamo quanto ci dice il Concilio di Efeso nell'anno 431:

 

Infatti non è nato dalla Vergine dapprima un comune uomo qualunque, nel quale poi scese il Verbo di Dio; ma si dice che è stato generato unito alla carne  secondo la carne nello stesso utero, facendosi propria la generazione della sua carne... Cosi (i santi Padri) non dubitarono di chiamare la santa Vergine Deipara, non perché la natura o la divinità del Verbo abbia avuto il principio della sua origine dalla Santa Vergine, ma perché ha tratto quel sacro corpo informato di anima intelligente da lei, alla quale si dice che e nato secondo la carne il Verbo di Dio, unito secondo l'ipostasi.  

                 (Neuner-Ross-Rahner, o.c., p. 193).

 

d) madre della chiesa

 6. Perché noi cattolici diciamo che Maria è Madre della Chiesa?

 Perché la Chiesa è la continuazione di Cristo nel mondo. Essendo Maria la madre del corpo fisico di Gesù, è anche la madre del suo corpo mistico, che è la Chiesa. E tutti noi credenti, schiavi o liberi, di origine ebraica o pagana, siamo stati battezzati con lo stesso Spirito per formare un solo corpo, e tutti siamo stati dissetati dallo stesso Spirito (1 Cor 12,13).

 

e) perpetua virginità di maria santissima

È una verità che si trova chiaramente nella Tradizione della Chiesa fin dal principio. Alcuni fratelli separati vorrebbero negarla, basandosi su alcuni testi bìblici mal interpretati. Vediamo le loro obiezioni.

 

— Fino a quando [L'espressione "fino a quando" ("donec" nella "volgata") è (traduzione letterale dal latino e non della Bibbia interconfessionale).

 

7. La Bibbia dice che Gesù fu concepito per opera dello Spirito Santo (Lc 1,35; Mt 1,20).

 

 In questo siamo d'accordo. Dopo, invece, ci furono relazioni coniugali tra Maria e Giuseppe. Infatti, la Bibbia dice:

 

Quando Giuseppe si svegliò, fece come l'angelo di Dio gli aveva ordinato e prese Maria come sua sposa, con la quale non ebbe nessun rapporto matrimoniale fino a quando partorì il bambino e Giuseppe gli mise nome Gesù (Mt 1.24-25).

 

Perché la Chiesa Cattolica insegna che Maria fu vergine anche dopo che nacque Gesù?

 L'espressione «fino a quando» (Mt 1,25) non vuol dire che dopo la nascita di Gesù ci furono relazioni coniugali tra Maria e Giuseppe. San Matteo vuol affermare semplicemente che Gesù fu concepito per opera dello Spirito Santo, senza l'intervento di Giuseppe. Infatti, il tema che sta trattando, non è quello della perpetua verginità di Maria, ma quello della concezione verginale di Gesù. Quindi, finché nacque Gesù, non ci furono relazioni tra Maria e Giuseppe, per cui Gesù nacque per opera dello Spirito Santo. E che successe dopo? San Matteo non afferma niente. Facciamo un esempio. Uno mi chiede: «Oggi c'è stato qualche incidente sulla strada?» Risposta: «Fino a quando sono passato io, non c'è stato nessun incidente». Che vuol dire questo? Che dopo c'è stato qualche incidente? No. Io affermo fino a un certo momento e basta. Di quello che sia successo dopo, non so niente.

Nel nostro caso concreto, San Matteo afferma che Gesù fu concepito per opera dello Spirito Santo e quindi non ci furono relazioni tra Maria e Giuseppe. È tutto quello che dice il Vangelo di Matteo. Voler dedurre da questo che secondo San Matteo dopo la nascita di Gesù ci furono relazioni tra Maria e Giuseppe, è una maniera sbagliata di interpretare la Bibbia, facendole dire quello che in realtà non dice. Rispetto a questa maniera di esprimersi, ecco un altro esempio, preso dalla Bibbia:

 

E Mical, figlia di Saul, non ebbe figli fino al giorno della morte di Davide (2 Sam 6,23).

 Che vuoi dire ciò? Che dopo la morte di Davide ebbe figli? Evidentemente no.

 

- Primogenito

 

8. La Bibbia presenta Gesù come figlio «primogenito» (Lc 2,7), Ciò vuol dire che Maria ebbe altri figli. Altrimenti, l'avrebbe presentato come figlio «unigenito».  Che dire al riguardo?

 Che questa maniera di pensare non si accorda con la Bibbia. Infatti, c'è molta differenza tra il linguaggio attuale e quello biblico. Per la Bibbia primo nato o primogenito è lo stesso (Cfr Es 13,2; Nm 18,15). Per questa categoria dì persone erano previsti dalla legge mosaica riti speciali di culto che bisognava soddisfare subito, indipendentemente dal fatto se uno era figlio unico o primo tra molti.

 

Venne poi per la madre e per il bambino il momento della loro purificazione, com'è stabilito dalla legge di Mosè. I genitori allora portarono il bambino a Gerusalemme per presentarlo al Signore. Sta scritto infatti nella legge del Signore: Ogni maschio primogenito appartiene al Signore. Essi offrirono anche il sacrificio stabilito dalla legge del Signore: un paio di tortore o due giovani colombi (Lc 2,22-24).

 

Come prova extrabiblica abbiamo una lapide sepolcrale, trovata l'anno 1922 in Tell El Yejudieh (Egitto) e scritta in greco l'anno 5 prima di Cristo. Dice cosi: «La giovane madre ebrea Arsenoe è morta tra i dolori del parto dando alla luce il suo figlio primogenito. Come si vede, nonostante che questa donna non abbia potuto dar alla luce più figli, comunque il primo ed unico figlio che ebbe è chiamato primogenito e non unigenito. Lo stesso successe nel caso di Gesù.

 

-I fratelli di Gesù

 9. La Bibbia parla anche di «fratelli e sorelle» di Gesù (Mt 12,46-47; Mt 13,55-56).

 

Di alcuni presenta anche i nomi.

 Non e lui il falegname, il figlio di Maria e il fratello di Giacomo, Ioses. Giuda e Simone? e le sue sorelle non vivono qui in mezzo a noi? Per questo non volevano più saperne di lui (Mc 6,3). Che si può dire al riguardo?

 

1. La Bibbia parla di «fratelli di Gesù» e non di «figli di Maria».

 

2. La parola «fratello» nella Bibbia vuol dire nipote (confrontare Gen 11,27 con Gen 13,8), prossimo (Mt 5,23), correligionario (Atti 9,30), della stessa razza (Tob 1,3.5-10; 4,13; 5,5.9-14, ecc.), cugino (Tob 7,4), parente

(Tob 7,10).

 

3. Di due «fratelli di Gesù», Giacomo e Giuseppe, lo stesso vangelo chiarisce che erano figli di un'altra Maria, diversa dalla madre di Gesù e il loro padre era Alfeo.  (Mt 10,3).

 

Molte donne erano là e guardavano da lontano. Esse avevano seguito e aiutato Gesù fin da quando era in Gallica. Tra le altre, c'erano Maria Maddalena, Maria, madre di Giacomo e di Giuseppe, e la madre dei figli di Zebedèo (Mt 27,55-56).

Alcune donne erano là e guardavano da lontano: c'erano Maria Maddalena, Maria madre di Giacomo (il più giovane) e di loses, e anche Salome (Mc 15,40).

 

4. Se Maria avesse avuto altri figli. Gesù, prima di morire, non l'avrebbe consegnala a un estraneo.

 Stavano alcune donne: la madre di Gesù, sua sorella, Maria di Clèofa e Maria di Màgdala.

 

Gesù vide sua madre e accanto a lei il discepolo preferito. Allora disse a sua madre: “Donna, ecco tuo figlio». Poi disse al discepolo: «Ecco tua madre». Da quel momento il discepolo la prese in casa sua (Gv 19,25-27).

 

Pertanto, «i fratelli di Gesù» erano parenti più o meno vicini.

 

- Dottrina Cattolica

 Fin dal principio la Chiesa Cattolica ha insegnato che Maria è stata sempre vergine. Ecco alcune testimonianze al riguardo:

 

Certamente non possiamo negare che giustamente sia stato rimproverato circa l'affermazione che Maria abbia avuto altri figli, e che la Vostra Santità (cosi il papa Siricio rispondendo ad Anisio vescovo di Tessalonica) abbia detestato il dire che da quel medesimo seno verginale, da cui è nato Cristo secondo la carne, un altro parto ne sia seguito. Non avrebbe infatti Cristo Signore scelto di nascere da una vergine, se avesse pensato che non sarebbe stata tanto casta da macchiare con un rapporto umano quel palazzo del Re eterno, dove è stato formato il corpo del Signore. Chi afferma questo, sostiene quanto afferma la perfidia dei Giudei, i quali dicono che Cristo non ha potuto nascere da una vergine. Se poi ricevono questa affermazione dai sacerdoti, perché appaia che Maria ha avuto più figli, essi tentano con maggior impegno di condannare la verità dì fede. (Papa Siricio, anno 392, in Neuner-Ross-Rahner, o .e, p. 234). Se qualcuno, in contrasto con l'insegnamento dei santi Padri (come nel can. 2), nega che Maria, santa madre dì Dìo e sempre vergine ed immacolata, negli ultimi tempi ha concepito, senza rapporto umano bensì per opera dello Spìrito Santo, in modo speciale ma reale, il Verbo in quanto esso stesso Dio, (Verbo) nato da Dio Padre fin dall'eternità, e lo ha dato alla luce senza danno per la sua verginità, rimasta intatta anche dopo il parto, sia scomunicato (Concilio Lateranense, anno 649, in Denzinger 256 o 503 nell'edizione XXXIII, 1963).

 

f) assunzione di maria al cielo

 10. In che consiste questo dogma?

 Nell'affermare che Maria, dopo aver terminato la sua vita in questo mondo, fu assunta al cielo in corpo e anima.

 

... a gloria di Dio onnipotente, che ha riversato su Maria la sua speciale benevolenza, ad onore del suo Figlio, re immortale dei secoli e vincitore del peccato e della morte, a maggior gloria della sua augusta Madre ed a gioia ed esultanza di tutta la Chiesa, per l'autorità di Nostro Signore Gèsu Cristo, dei santi Apostoli Pietro e Paolo, e Nostra, pronunziamo, dichiariamo e definiamo essere dogma da Dio rivelato che: l'Immacolata Madre di Dio sempre Vergine Maria, terminato il corso della vita terrena, fu assunta alla gloria celeste in anima e corpo.                                     (Neuner-Ross-Rahner, o.c., p. 245-246).

 

11. Com'è possibile questo, se la Bibbia dice che "né la carne né il sangue erediteranno il regno dei cieli»? (1 Cor 15,50)

 Quando diciamo che Maria fu assunta al cielo in corpo e anima, stiamo parlando di un corpo glorioso come quello di Gesù risuscitato, non di un corpo normale come quello che abbiamo adesso noi.

 

12. Qual è il fondamento di questo dogma?

 Si tratta di una conseguenza del dogma dell'Immacolata Concezione di Maria. Dal momento che Maria fu esente dal peccato fin dal primo istante della sua concezione, era anche logico che il suo corpo fosse esente dalla corruzione, che precisamente è conseguenza del peccato.

E dal non essere il suo corpo soggetto alla corruzione, ne consegue la sua gloriosa assunzione in cielo. Successe a Maria quello che successe a Gesù e succederà a noi alla fine del mondo prima del giudizio universale. Questo è quanto afferma la Chiesa, basandosi sulla Tradizione.

 

g) avvocata

 13. Come è possibile che Maria sia avvocata, se la Bibbia dice che «Gesù è il nostro avvocato presso il Padre»?

  (1 Gv 2.1).

 Basta leggere l'episodio delle nozze di Cana (Gv 2,1-11), per convincersi che Maria è nostra avvocata presso Gesù e intercede per noi. Infatti, Gesù non pensava di fare il miracolo. Maria intercedette e Gesù lo fece.

Adesso Maria si trova con Gesù nella gloria. E che sta facendo Gesù nella gloria? Sta intercedendo per noi (Rom 8,34). Ebbene, lo stesso sta facendo Maria.

Maria intercede presso suo figlio Gesù e questi intercede presso il Padre.

 

14. L'espressione di Gesù: «Che c'è tra me e te, o donna» (Gv 2,4) non manifesta un certo disprezzo verso la sua mamma ?

 Certamente no. Si tratta di un linguaggio popolare, che manifesta familiarità e mutua fiducia. Difatti, Gesù diede ascolto alla sua mamma e realizzò il miracolo.

 

37 - MASSONERIA

 1. La massoneria è una setta protestante?

 No. La massoneria non è una setta protestante.

 

2. Che vuol dire «massoneria»?

 La parola «massoneria» viene dal francese «macòn», che vuoi dire muratore. Infatti, al principio la massoneria era una specie di confraternita o associazione di muratori, specializzati nella realizzazione di grandi costruzioni, come per esempio le cattedrali e i palazzi dei re e dei principi. Per questo, usavano nei riti di iniziazione la squadra e il compasso, e i loro gradì imitavano quelli in uso tra i muratori: apprendista, compagno, maestro, ecc.

 

3. E’ permesso appartenere alla massoneria?

 La Chiesa non permette che un autentico cattolico appartenga alla massoneria.

 

4. Perché?

 Per le seguenti ragioni:

1. Si tratta dì una società segreta. Pertanto rappresenta un grave pericolo per gli individui e la società intera.

 2. Ripudia ogni religione soprannaturale: la Rivelazione, la Bibbia, i dogmi di fede, i misteri, ecc.

 3. Si preoccupa essenzialmente degli interessi dei suoi membri, mettendoli in posti-chiave e rischiando di commettere molte ingiustizie.

 4. Sì oppone alla Chiesa e a ogni tipo di organizzazione, che non accetta di seguire i suoi regolamenti.

 

38 - MEDICINA

 È vero che la Bibbia proibisce l'uso della medicina e insegna che basta la preghiera per guarire?

 Non è vero. Nella Bibbia non troviamo nessuna proibizione contro l'uso della medicina (Sir 38,1-15).

 Figlio mio, se ti ammali non scoraggiarti, prega il Signore e ti guarirà.

Poi chiama il medico, perché e un dono del Signore, tienilo vicino finché hai bisogno di lui (Sir 38,9.1-2).

 Qui vediamo chiaramente come, in caso di malattia, bisogna ricorrere alla preghiera e al medico.

 

Il Nuovo Testamento presenta la stessa dottrina.

 Gesù senti le loro parole e rispose: - Le persone sane non hanno bisogno del medico; ne hanno bisogno invece i malati. Io non sono venuto a chiamare quelli che credono giusti, ma quelli che si sentono peccatori (Mc 2,17)

Se qualcuno di voi è malato, chiami i responsabili della comunità. Essi preghino per lui e lo ungano con olio, pregando il Signore. Questa preghiera, fatta con fede, salverà il malato, e il Signore gli darà sollievo. Inoltre, se il malato avesse commesso dei peccati, gli saranno perdonati (Gc 5,14-15).

Gli andò vicino, versò olio e vino sulle sue ferite e gliele fasciò. Poi lo caricò sul suo asino e lo portò a una locanda e fece tutto il possibile per aiutarlo. Il giorno dopo tirò fuori due monete d'argento, le diede al padrone dell'albergo e gli disse: “Abbi cura di lui e anche se spenderai di più pagherò  io quando ritorno” (Lc 10,34).

 

L'olio e il vino erano i rimedi più usati in quel tempo. Ebbene, Gesù non li proibisce. Al contrario, nella Chiesa primitiva l'olio arrivò a trasformarsi nella materia per un sacramento: l'Unzione dei malati.

Se uno pensa di curarsi soltanto con la preghiera, sappia che sta tentando Dio, esigendogli continuamente un miracolo.

 

 Gesù gli rispose: - Ma nella Bibbia c'è scritto anche: Non sfidare il Signore tuo Dio (Mt 4,7).

 

 Perché non fa lo stesso riguardo al cibo, pregando Dio perché gli dia da mangiare senza far niente per guadagnarselo?

 

39 - MESSA

 a) Congedo

 1. Che vuol dire la parola «Messa»?

La parola «Messa» vuoi dire congedo. È la parola che si usava per dire alla gente che già poteva andarsene, quando era terminato l'atto liturgico. Con il tempo si usò per indicare tutta la celebrazione.

 

b) Cena del Signore.

 2. In che parte della Bibbia si parla della Messa?

 Bisogna distinguere tra la parola e la realtà. La parola cominciò a usarsi dopo qualche tempo, mentre la realtà è perfettamente biblica: frazione del pane (Atti 2,42), Cena del Signore (1 Cor 11,20-23), Eucaristia o Azione di Grazie (Mt 26,27; Mc 14,20; Lc 22,17.19; Atti 27,35) e Benedizione   (1 Cor 10,16).

 

c) Transustanziazione

 3. Che vuoi dire la parola «transustanziazione»?

 La parola «transustanziazione» vuoi dire che durante la Cena del Signore, la sostanza del pane e del vino si cambia nella sostanza del Corpo e del Sangue di Cristo (Denzinger 877), restando uguali le specie o accidenti (Denzinger 416, 582, 884).

Ecco quanto afferma il Concilio di Trento nel decreto sull'Eucaristìa, approvato nella Sessione XIII dell'11 ottobre 1551:

 

Poiché Cristo, nostro Redentore, disse che era veramente il suo Corpo quanto offriva sotto la specie del pane               

 cf Mc 26,26ss-; Mc I4,22ss.;  - Lc 22,19ss.;  1 Cor 11,24ss.). vi fu sempre la certezza nella Chiesa di Dio, e di nuovo lo afferma questo S.Concilio: Mediante la consacrazione del pane e del vino si ha una trasformazione di tutte le sostanze del pane nella sostanza del corpo di Cristo nostro Signore, e di tutta la sostanza del vino nella sostanza del sangue di lui. E questa trasformazione convenientemente e propriamente è stata chiamata dalla santa Chiesa cattolica transustanziazione.  (Neuner-Ross-Rahner, o.c., p. 411).

 

Evidentemente, perché si realizzi la transustanziazione, c'è bisogno della partecipazione di un ministro consacrato mediante la imposizione delle mani per linea diretta fin dagli apostoli.

 

d) Simbolo o realtà?

 4. Com'è possibile mangiare il Corpo e bere il Sangue di Cristo? In questo caso, non ci trasformeremmo in cannibali? Non si tratterà invece di un semplice sìmbolo?

 È lo stesso atteggiamento dei giudei al tempo di Gesù.

 

Gli avversari di Gesù si misero a discutere tra di loro. Dicevano: -Come può darci il suo corpo da mangiare?(Gv 6,52)

 E che rispose Gesù?

 

Gesù replicò: - Io vi dichiaro una cosa: se non mangiate il corpo del Figlio dell'uomo e non bevete il suo sangue, non avete in voi la vita. Chi mangia il mio corpo e beve il mio sangue ha la vira eterna, e io lo risusciterò l'ultimo giorno; perché il mio corpo è vero cibo e il mio sangue è vera bevanda. Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue rimane unito a me e io a lui. Il Padre è la vita: io sono stato mandato da lui e ho la vita grazie a lui; così, chi mangia me avrà la vita grazie a me. Questo è il pane venuto dal cielo. Non è come il pane che mangiarono i vostri antenati e morirono ugualmente; chi mangia questo pane vivrà per sempre (Gv 6,53-58).

 Evidentemente a molli non piacque questa maniera di parlare di Gesù, come adesso non piace a molti fratelli separati.

 Molti discepoli, sentendo Gesù parlare cosi, dissero: -Adesso esagera! Chi può ascoltare cose simili? (Gv 6,60).

 Comunque, sono parole di Gesù e bisogna accettarle, anche se a qualcuno provocano dispiacere, difficoltà o meraviglia. Nell'ultima Cena tutto questo divenne realtà.

 

Poi prese il pane, fece la preghiera di ringraziamento, spezzò il pane, lo diede ai suoi discepoli e disse: -Questo è il mio corpo, che viene offerto per voi. Fate questo in memoria dì me. Allo stesso modo, alla fine della cena, offri loro il calice, dicendo: -Questo calice è la nuova alleanza che Dio stabilisce per mezzo del mio sangue offerto per voi.(Lc 22,19-20).

 

 I primi cristiani capirono perfettamente bene tutto questo e cominciarono subito a celebrare la Cena del Signore,   convinti che,   con   la comunione,  ricevevano il «corpo» e il «sangue» di Cristo.

 

Io ho ricevuto dal Signore quel che a mia volta vi ho trasmesso: nella notte in cui fu tradito, il Signore Gesù prese il pane, fece la preghiera di ringraziamento, spezzò il pane e disse: “Questo è il mio corpo che è dato per voi. Fate questo in memoria di me”. Poi, dopo aver cenato, fece lo stesso col calice. Lo prese e disse: “Questo calice è la nuova alleanza che Dio stabilisce per mezzo del mio sangue. Tutte le volte che ne berrete, fate questo in memoria di me”. Infatti, ogni volta che mangiate di questo pane e bevete da questo calice, voi annunziate la morte del Signore, fino a quando egli ritornerà.

Perciò, chi mangia il pane del Signore o beve il suo calice in modo indegno, si rende colpevole verso il corpo e il sangue del Signore. Ciascuno perciò prima esamini se stesso, e poi mangi di quel pane e beva da quel calice. Perché, chi mangia del pane e beve dal calice senza discernere il corpo del Signore, mangia e beve la sua propria condanna (1 Cor 11,23-29).

 Se ai fratelli separati lutto questo sembra impossibile, è affare loro. È una prova in più per concludere che vanno per una strada sbagliata.

 

e) Tipo di presenza

 5. Se Gesù è Dio e si trova in ogni luogo, come può racchiudersi in una ostia consacrata?

 Quando Gesù sì fa presente nel pane e nel vino, non vuol dire che cessa di essere presente in qualsiasi altra parte. Come Dio continua a essere presente in tutte le parti e come Uomo-Dio, con il corpo risuscitato, continua a essere presente nel cielo. Ebbene, durante la Celebrazione Eucaristica, Gesù si fa presente sacramentalmente sotto le specie del pane e del vino, per darsi a noi come alimento.

Questo è credere nell'onnipotenza di Dio. Questo è credere realmente in Gesù. Altrimenti, la fede sarebbe un semplice sentimentalismo e nient'altro.

 

f) Pane e vino

 6. È vero che nel Concilio di Costanza fu tolto l'uso del vino dalla Celebrazione Eucaristica?

 Basta partecipare ad una Santa Messa, per rendersi conto che si usano sempre il pane e il vino. Ecco quanto afferma il Concilio di Costanza nella Sessione XIII del 15 giugno 1415:

 

“Per evitare alcuni scandali e pericoli, s'introdusse ragionevolmente l'usanza, secondo cui i consacrati ricevessero l'Eucaristia sotto le due specie e i laici sotto la specie del pane. Comunque, deve credersi fermissimamente, senza dubbio alcuno, che sia sotto la specie del pane che sotto la specie del vino è contenuto il corpo intero e il sangue di Cristo” (Denzinger 626 o 1198-1200 nell'edizione XXXIII, 1963).

 

A questo proposito, ecco quanto afferma il Diritto Canonico:

II sacrosanto Sacrificio eucaristico deve essere celebrato con pane e vino, cui va aggiunta un po' d'acqua (e. 924, paragrafo 1).

 

La sacra comunione venga data sotto la sola specie del pane o, a norma delle leggi liturgiche, sotto le due specie; però, in caso di necessità, anche sotto la sola specie del vino (e. 925).

 

Non è assolutamente lecito, anche nel caso di urgente estrema necessità, consacrare una materia senza l'altra o anche l'una o l'altra, fuori della celebrazione eucaristica (e. 927).

 

40 - MISTERO

 Nella Chiesa Cattolica che s'intende con la paro/a «Mistero»?

 

S'intende una verità così grande che non può essere compresa totalmente: per esempio, la verità circa l'unicità e trinità di Dio, quella che si riferisce all'essere di Cristo con due nature in una sola persona, ecc. Di per sé, tutto ciò che si riferisce a Dio, è un mistero, nel senso che non può essere compreso totalmente da una intelligenza così limitata come la nostra. Solamente nelle religioni «inventate» dagli uomini non ci sono misteri, giacché tutto è fatto su misura. Mentre nella vera religione, che viene da Dio, necessariamente devono esserci misteri, nel senso che non tutto può essere compreso sino in fondo.

 

41 - PADRE

 Perché i cattolici chiamano «Padre» il sacerdote? La Bibbia lo proibisce.

 Voi però non dovete fare cosi. Non fatevi chiamare "maestro", perché voi siete tutti fratelli e uno solo è il vostro Maestro. E non chiamate "padre" nessuno di voi sulla terra, perché uno solo è il Padre vostro, quello che è in cielo. E non fatevi chiamare "capo", perché uno solo è il vostro capo, Il Messia (Mt 23,8-10).

 

 Per poter capire quello che vuol dire questa parte della Bibbia, bisogna leggere quanto segue:

 

  In mezzo a voi, il più grande deve essere il servitore degli altri. Chi vorrà farsi grande. Dio lo abbasserà; chi resterà umile. Dio lo innalzerà (Mt 23,11-12).

 Come si vede chiaramente, qui ciò che si vuol proibire è l'atteggiamento di superiorità verso gli altri e non l'uso delle parole maestro, padre e capo o l'esercizio delle relative funzioni.

  Infatti, esaminando tutta la Bibbia, vediamo come si usa la parola «Padre» in un senso materiale e spirituale.

 

  - Senso materiale:

  Rispetta tuo padre e tua madre (Lc  18,20).

 

  - Senso spirituale:

  Padre Abramo, abbi pietà di me (Lc 16,24).   Fratelli e padri, state attenti (At 7,2).

  Santo Stefano chiama fratelli tutta la gente presente al suo discorso e padri i sacerdoti e gli anziani che facevano da giudici.

  Figli miei, per i quali di nuovo soffro i dolori del parto (Gal 4,19).

 I sacerdoti possono essere chiamati padri, perché si preoccupano della nostra vita spirituale.

 

 42 - PAGANI O GENTILI

  Chi sono i pagani o gentili?

 Nell'Amico Testamento si consideravano «gentili» tutti coloro che non appartenevano al Popolo di Dio mediante la circoncisione; ossia erano membri degli altri popoli (popoli = gentes).

 

Attualmente, le sette protestanti, che si fondano su molte idee prese dall'Antico Testamento, generalmente considerano pagani tutti coloro che non appartengono ai loro gruppi; mentre noi cattolici consideriamo pagani soltanto coloro che credono nell'esistenza dì molti dei o che vivono come se Dio non esistesse.

 

La parola «pagano» viene da «pagus», che vuoi dire villaggio. Nei secoli quarto e quinto dell'era cristiana, i villaggi erano gli unici luoghi dove ancora non era arrivato il vangelo; per cui con la parola «pagano» si cominciò ad indicare una persona del villaggio, incolta e arretrata sotto l'aspetto civile e religioso, dal momento che continuava a credere negli antichi dei, priva della luce del Vangelo.

 

 43 - PANTEISMO

 In che consiste il panteismo?

 Il panteismo consiste nel credere che Dio e il mondo sono una sola cosa. Tutto («pan» in greco) è Dio («Theòs»), per cui non c'è nessuna differenza  tra il creatore e la creatura.

 Il panteismo è la base dello spiritismo, massoneria, teosofia, scientismo, induismo, buddismo, ecc.

 

  44 - PAPA

 1. Chi è il Papa?

 Il Papa è il successore di San Pietro e quindi il capo della Chiesa Cattolica, fondata da Cristo.

 a) Rappresentante di Cristo

 2. Non è meglio dipendere direttamente da Cristo e non dal Papa?

 

  

CRISTO

- Ef 2.20: Pietra Angolare

 

 Gv  10,11:

Io sono il Buon Pastore.

 

 

- Mt 28,18

Tutto il potere mi è stato dato nel cielo e sulla terra

 

Pietra

 

 

 Pastore supremo

 

 

 

Tutto il potere

PIETRO

- Ef 2,20: Fondamento o base.

- Gv 1,42: Kefas = pietra, roccia.

 - Gv 21,15-17:

Pasci i miei agnelli.

Pasci le mie pecore.

 - Mt 16,19:

A te darò le chiavi del Regno dei Cieli. Qualunque cosa legherai.

Qualunque cosa scioglierai...

 

   

 

  Come sì potrebbe dipendere direttamente da Cristo, se lui stesso ha stabilito Pietro come suo rappresentante per dirigere la Chiesa?

 

Come si vede. Cristo è la pietra angolare, il pastore supremo e possiede tutto il potere. Ebbene, vuole che, quando ritorna al Padre,  un altro ne prenda il posto per dirigere la Chiesa. E costui sarà Simone, che costituisce «pietra», «pastore supremo del gregge» e guida «con tutta l'autorità».

 

Tutto questo risulta molto chiaro nella Bibbia. Se i fratelli separati non vogliono capirlo, che ci possiamo fare?

 

Come sappiamo che l'attuale Papa è il successore di San Pietro?

 

 Lo sappiamo perché abbiamo la lista di tutti i vescovi di Roma da San Pietro fino al Papa attuale

 

 b) Vescovo universale

 

 3. È vero che fu  l'imperatore Foca a dare al Papa Bonifacio III il titolo di Vescovo Universale l'anno 606 d.C., dando così origine al Primato del Papa?

 

 Falso. Fin dal principio tutta la Chiesa riconobbe il vescovo di Roma come successore di San Pietro e quindi con piena autorità sul gregge di Cristo (Gv 21,15-17).

 Ecco quanto afferma al riguardo il Concilio di Efeso, l'anno 431 d.C:

 

 Non c'è dubbio, anzi, a tutti è noto attraverso i secoli come il santo e felice Pietro, principe e capo degli apostoli, colonna della Fede e fondamento della Chiesa Cattolica, ricevette le chiavi del regno dalle mani di nostro Signore Gesù Cristo, Salvatore e Redentore del genere umano, e a lui è stata data la potestà di legare e sciogliere; e lui, nei suoi successori, vive e giudica fino al presente e sempre.

                                                              Denzinger 112 o 3056 nell'edizione XXXIII, 1963).

 

 c) Infallibilità del Papa

 4. Come è possibile che il Papa sia infallibile se lo stesso San Pietro peccò?

 Infallibilità non è lo stesso che impeccabilità. Vediamo quanto dice a questo riguardo il Concilio Ecumenico Vaticano I nella Costituzione Dogmatica sulla Chiesa di Cristo, approvata il 18 luglio 1870:

 II Romano Pontefice, quando parla dalla cattedra, cioè, quando, adempiendo l'ufficio di pastore e di maestro di tutti i cristiani, per la sua suprema autorità Apostolica definisce che una dottrina riguardo alla Fede e ai costumi deve essere tenuta da tutta la Chiesa, per l'assistenza divina a lui promessa nel beato Pietro, gode di quella infallibilità, della quale il Divin Redentore volle dotare la sua Chiesa nel definire una dottrina riguardo alla Fede e ai costumi; perciò tali definizioni del Romano Pontefice sono irreformabili di per sé, non per il consenso della Chiesa.  (Neuner-Ross-Rahner, o.c., 293).

 

 d) Il Papa e la politica

 5. Perché il Papa si intromette nella politica?

 Il Papa non si intromette nella politica. Ciò che fa, è dare orientamenti che possono servire ai politici nel cercare il bene dei popoli ed evitare le ingiustizie.

 6. È vero che il Papa benedice le armi e favorisce le guerre?

  È una calunnia di certe sette protestanti.

Ciò che fa il Papa, è tutto il contrario. Egli fa tutto il possibile per evitare le guerre, e, quando di fatto c'è qualche guerra, interviene affinché essa termini al più presto, come ha fatto il Papa Giovanni Paolo II nella guerra tra Inghilterra e Argentina.

 

 e) Tesoro del Vaticano

 7. Perché il Papa non vende il «favoloso tesoro del Vaticano» e non distribuisce i soldi ai poveri?

 Non è vero che il Vaticano possieda un favoloso tesoro. Generalmente si tratta di opere di arte, che rappresentano il patrimonio culturale di tutta la umanità e che sì trovano nei musei, affinché tutti possano ammirarle. Se fossero vendute, pochi ricchi potrebbero fruirle, e ciò rappresenterebbe un grave danno per tutta l'umanità.

 

                                                                                     Gesù ti Ama                  ( Direttore P. Flaviano Amatulli )

 

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APOSTOLI del λόγος - PAROLA

  Un Missionario al Servizio dei Cattolici