f) La bestia dell'Apocalisse

 8. È vero che al Papa si applica il numero 666 dell'Apocalisse? (Ap. 13,18).

 Non è vero. Mai nell'Apocalisse si parla male del successore dì San Pietro o del capo della Chiesa fondata da Cristo. Il numero 666 si riferisce alla «bestia»,  che sta perseguitando la Chiesa, cioè all'imperatore di Roma. Secondo alcuni, si riferirebbe a Nerone, il grande persecutore.                     Traducendo in ebraico il nome Nerone Cesare e dando a ogni lettera il numero corrispondente, si ricaverebbe 666.

 Che dire dell'espressione «yicarius Filii Dei», applicata al Papa? Non darebbe anche 666?

 Anzitutto, per indicare il Papa, non si usa l'espressione «Vìcarius Filii Dei» (Vicario del Figlio di Dio), ma «Vicarius Christi» (Vicario di Cristo). Comunque, «Viarius Filii Dei» non da 666, ma 664, sempre in numeri romani.

 

V

 

 

 

F —

 

D =

 

500   

 

110

 

I

 

=  6

 

I = 1

 

E -

 

 

 

53

 

C

 

= 100

 

L

 

I =

 

1

 

501

 

A

 

 

I

 

 

 

501

 

664

 

R

 

 

I = 52

 

 

 

 

 

 

 

I  

 

 

 

      53

 

 

 

 

 

 

 

U

 

=  4

 

 

 

 

 

 

 

 

 

s

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

  110

 

 

 

 

 

 

 

 

 

10. Perché molti fratelli separati hanno tanto odio contro il Papa?

 Perché il Papa è il capo della Chiesa fondata da Cristo, dalla quale essi si sono separati. La sua presenza e azione rappresenta per loro un richiamo continuo, per cui vorrebbero eliminarlo a qualsiasi costo, se non fisicamente, almeno moralmente mediante la calunnia e l'odio.

Tutto ciò naturalmente manifesta in molte sette un atteggiamento antievangelico, completamente contrario all'insegnamento di Cristo. Speriamo che un giorno questo serva a molti perché essi aprano gli occhi e si rendano conto della triste realtà delle sette.

 

45 - PARUSIA

 1. Che vuoi dire «Parusia?»

 La parola «Parusia» vuoi dire presenza. Anticamente indicava l'arrivo ufficiale del re o del governatore per visitare i suoi sudditi.

 2. In che consiste, secondo la Bibbia, «la Parusia del Signore» ?

 Secondo la Bibbia, «la Parusia del Signore» consiste nella seconda venuta di Cristo, quando verrà con gran potenza e gloria per giudicare i vivi e i morti.

 

Allora si vedrà nel ciclo il segno del Figlio dell'uomo; allora tutti i popoli della terra piangeranno, e gli uomini vedranno il Figlio dell'uomo venire sulle nubi del ciclo con grande potenza e splendore.  Al suono della grande tromba egli manderà i suoi angeli in ogni direzione. Da un confine all'altro del ciclo essi raduneranno tutti gli uomini che si è scelti (Mt 24,30-31).

 

3. È vero che Gesù è tornato in questo mondo l'anno 1914?

 Non è vero. Si tratta di un'invenzione dei testimoni di Geova. Infatti, nessuno l'ha visto, mentre, secondo la Bibbia, tutti lo dovranno vedere.

 

46 - PECCATO CONTRO LO SPIRITO SANTO

 1. In che consiste il peccato contro lo Spirito Santo?

 Il peccato contro lo Spirito Santo consiste nel chiudere la mente e il cuore davanti alla verità. Infatti, lo Spirito Santo è lo Spirito di verità.

 

2. Secondo la Bibbia, chi sono coloro che commisero questo peccato ?

 I farisei. Infatti, videro i miracoli di Gesù, ma non credettero in Lui, cercando ogni pretesto per non accettarlo.

 

Portarono a Gesù un uomo che era cieco e muto, perché uno spirito maligno era dentro di lui. Gesù lo guarì, e quello si mise a parlare e incominciò a vedere. Le folle erano piene di meraviglia e dicevano: “Non sarà lui il Figlio di Davide che aspettiamo?”.Ma quando Ì farisei ne furono informati dissero: «È soltanto con l'aiuto di Belzebù, il capo dei demòni, che egli ha il potere di scacciare i demòni (Mt 12,22-24)

«Perciò vi dico una cosa: tutti i peccati e tutte le bestemmie degli uomini potranno essere perdonati, ma chi avrà detto una bestemmia contro  lo Spirito Santo non potrà essere perdonato. Se uno avrà detto una parola contro il Figlio dell'uomo potrà essere perdonato; ma chi avrà detto una parola contro  lo Spirito Santo non sarà perdonato, né ora né mai (Mt 12, 31-32).

 

3. Perché non si perdona il peccato contro lo Spinto Santo?

 Non si perdona il peccato contro lo Spirito Santo, perché questo peccato impedisce il pentimento. E senza pentimento, non c'è perdono.

 

47 - PECCATO ORIGINALE

 1. Qua! è il peccato originate?

 Il peccato originale è quello che commisero Adamo ed Eva all’origine o principio dell'umanità, come rappresentanti di tutta l'umanità.

 

2. Dove dice la Bibbia che questo peccato si trasmette a tutti i discendenti di Adamo ed Eva?

 in molte parti della Bibbia si parla di questa verità. È sufficiente ricordare la lettera di San Paolo ai Romani e il Salmo 51.

 

Per la disubbidienza di uno solo, tutti risultarono peccatori; per l'ubbidienza di uno solo, tutti sono accolti da Dio come suoi (Rm 5,19).

 

Fin dalla nascita sono nella colpa, peccatore mi ha concepito mia madre (Sal 51,7).

 

48 - PENITENZA

 È vero che si può scambiare la penitenza col denaro?

 Se per penitenza s'intende il sacramento della confessione, non può esserci mai nessuno scambio.

 Se invece per penitenza intendiamo un sacrificio (pellegrinaggio, digiuno...), allora si può convertire in qualche opera buona in favore del prossimo, come per esempio aiutare con danaro un malato o un povero. Che c'è di raro o sbagliato in tutto ciò?   Forse non è questo il senso autentico della penitenza?

 

«Per digiuno io intendo un'altra cosa: rompere le catene dell'ingiustizia, rimuovere ogni peso che opprime gli uomini, rendere la libertà agli  oppressi e spezzare ogni legame che lì schiaccia. Digiunare significa dividere il pane con chi ha fame, aprire la casa ai poveri senza tetto, dare un vestito a chi non ne ha, non abbandonare il proprio simile. (Is 58,6-7).

 

49 - PELLEGRINAGGIO

 1. Perché i cattolici usano fare pellegrinaggi? Da dove hanno appreso quest'usanza?

 Dalla Bibbia. Infatti, gli ebrei facevano pellegrinaggi a Gerusalemme.

 

Che gioia quando mi dissero: “Andremo alla casa del Signore!” (Sal 122,1).

 

2. Che significato hanno i pellegrinaggi?

 I pellegrinaggi sono simbolo del cristiano, che cammina in questo mondo in cerca della patria definitiva.

 

Perché noi non abbiamo quaggiù una città nella quale resteremo per sempre; noi cerchiamo la città che deve ancora venire. (Eb 13,14).

 

50 - POSSESSIONE DIABOLICA

 1. Quando c'è una possessione diabolica?

 Quando uno o diversi spiriti cattivi prendono possesso di una persona (Mt 9,32; Mc 5,1-13; Lc 11,14; Lc 13,11-16).

 

2. Come si manifesta una possessione diabolica?

 Una possessione diabolica si manifesta generalmente mediante malattie, aggressività, bestemmie, forza eccezionale, voci diverse dalla propria e ripudio di Dio.

 

Gesù era appena sceso dalla barca, quando improvvisamente un uomo uscì da un cimitero e gli venne incontro. Costui era tormentato da uno spinto maligno e stava sempre m mezzo alle tombe dei morti. Nessuno riusciva più a tenerlo legato, neppure con una catena: di fatto, avevano provato diverse volte a mettergli dei ferri ai piedi e delle catene alle mani, ma egli aveva sempre spezzato i ferri e rotto le catene. Nessuno era capace di domarlo. Se ne andava di qua e di là, in mezzo alle tombe e sui monti, di giorno e dì notte, urlando e picchiandosi con le pietre (Mc 5,2-5).

 

3. Il demonio può prendere possesso di qualsiasi persona?

 No. Il demonio può prendere possesso soltanto di quelle persone che vivono nel peccato, mentre non può far niente contro coloro che seguono Cristo.

 

4. Chi è più forte: il demonio o Gesù?

 Gesù è il più forte; per questo, chi crede in Lui ha il potere di espellere i demoni.

 

Ecco i miracoli che accompagneranno coloro che avranno creduto: nel mio nome cacceranno i demoni(Mc16,17)

 

I settantadue discepoli tornarono dalla loro missione molto lieti dicendo: - Signore, anche i demoni ci ubbidiscono quando noi invochiamo il tuo nome.  Gesù disse loro: - Ho visto Satana precipitare dal ciclo come un fulmine. Io vi ho dato il potere di calpestare serpenti e scorpioni e di annientare ogni resistenza del nemico. Niente vi potrà fare del male (Lc 10,17-19).

 

51 - PREDESTINAZIONE

 1. In che consiste la predestinazione?

 La predestinazione consiste nell'idea secondo cui, prima che uno nasca. Dio lo destina alla gloria o all'inferno.

 

2. La Chiesa Cattolica accetta la dottrina della predestinazione?

 No. Si tratta di una dottrina calvinista, ripudiata dalla Chiesa Cattolica.

 

3. Secondo Calvino, come si sa se uno è predestinato alla gloria o all'inferno?

 Se ha successo nella vita (salute, ricchezza e onori), vuoi dire che è un predestinato alla gloria; se non ha successo (malattie, povertà e disprezzo),  vuoi dire che Dio lo ha destinato all'inferno.

 

4. Questa teoria ha conseguenze in campo politico-economico?

 Certamente. Infatti, secondo molti studiosi, il calvinismo è l'anima del capitalismo assoluto, crudele e senza scrupoli, che attribuisce a un piano divino le enormi disuguaglianze che ci sono in questo mondo tra ricchi e poveri, Paesi ricchi e Paesi poveri, sfruttatori e sfruttati.

 

5. Secondo la Chiesa Cattolica, qual è la causa di tante disuguaglianze che esistono tra gli individui e le nazioni?

 Secondo la Chiesa Cattolica, la causa fondamentale delle disuguaglianze e delle sofferenze che esistono tra gli individui e le nazioni è l'egoismo, conseguenza del peccato, per cui ognuno si preoccupa di se stesso, dimenticandosi de! fratello.

 

6. Che bisognerebbe fare, allora, per risolvere tutti i problemi che interessano gli individui e l'umanità intera?

 

Occorre sviluppare ed applicare i concetti della paternità divina, della fratellanza universale fra tutti gli uomini, dovuta alla comune origine, e della solidarietà fra gli individui e fra le nazioni.

 

52 - PROCESSIONI

 A che servono le processioni?

Le processioni servono per esprimere pubblicamente la fede di un popolo.

 

Insieme con tutti gli Israeliti egli trasportò l'arca del Signore tra grida di gioia e suoni di trombe (2 Sani 6,15).

 

53 - PROFETA

 1. Che vuoi dire la parola «profeta»?

 La parola profeta indica uno che parla in nome di un altro; in concreto, uno che parla in nome di Dio.

 

2. Quando uno è «falso profeta»?

 Uno è falso profeta, quando parla per suo conto, affermando che sta parlando in nome di Dio. Gesù assicurò che, lungo la storia, ci sarebbero stati sempre falsi profeti.

 

Allora, se qualcuno vi dirà: "Ecco, il Messia è qui! ecco, è là!" voi non fidatevi. Perché verranno falsi profeti e falsi messia i quali faranno segni miracolosi per cercare di ingannare, se fosse possibile, anche quelli che Dio si è scelto (Mc 13,21-22).

 

3. Adesso, chi sono i falsi profeti?

 I fondatori delle sette con i loro seguaci, giacché dicono che parlano in nome di Dio, mentre ciò è falso. Infatti, fuori della «sua unica» Chiesa, Gesù non autorizza nessuno a parlare in suo nome, ma soltanto i suoi legittimi rappresentanti.

 

Ma sia maledetto chiunque vi annunzia una via di salvezza diversa da quella che vi ho annunziata: anche se fossi io stesso o fosse un angelo venuto  dal cielo (Gal 1,8).

 

54 - PROSTITUTA

 E’ vero che la Chiesa Cattolica è la "prostituta”, di cui parla l'Apocalisse?

 

Non è vero. Quando l'Apocalisse parla della prostituta, si riferisce all'impero romano, che praticava l'idolatria e stava perseguitando la Chiesa di Cristo (Ap 17-19).

 

Uno dei sette angeli, che avevano le sette coppe, venne a dirmi: «Vieni, ti farò vedere il castigo decretato per la grande prostituta che abita presso molte acque. I re della terra sì sono prostituiti con lei e gli abitanti della terra si sono ubriacati con il vino della sua prostituzione» (Ap 17,1-2).

 

 

 55 - PROTESTANTESIMO

 1. Chi ha fondato il protestantesimo?

 Martin Lutero, ribellandosi al Papa nell'anno 1517.

 

2. Quali sono i punti fondamentali della sua dottrina?

 1 punti fondamentali della sua dottrina sono i seguenti:

 

1 - Chiesa

La Chiesa è una società invisibile, alla quale appartengono tutti coloro che credono in Cristo. Solamente il peccato li può separare da essa, non l'autorità ecclesiastica (la scomunica non ha nessuna importanza).

 

2 - Regola di Fede

Solamente la Bibbia, interpretata personalmente, è regola sufficiente di Fede. Non c'è bisogno della Tradizione e del Magistero della Chiesa.

 

3 - Salvezza

Si ottiene la salvezza soltanto mediante la fede in Cristo, che consiste in una illimitata fiducia nella sua misericordia. Si ripudia ogni tipo di mediazione: sacerdoti, sacramenti, ecc., bastando il contatto diretto con Dio.

 

4 - Peccato originale

Prima del peccato originale, l'uomo era libero e sano. Dopo il peccato, la sua natura restò senza equilibrio, né forza, né libertà per resistere di fronte al male. Pertanto, tutti i suoi atti sono macchiati dal peccato e peccaminosi. Solamente una forte fede in Cristo lo può salvare, cosi che i suoi atti peccaminosi non gli siano imputali.

 

5 - Sacramenti

Lutero accetta solamente tre sacramenti: il battesimo, la penitenza e la Cena del Signore. Nega la transustanziazione, la messa come sacrificio e l'indissolubilità del matrimonio. Ammette il divorzio.

 

6 - Clero e laicato

Non c'è nessuna differenza tra clero e laicato. Tutti sono uguali. Non ammette l'esistenza di un carattere indelebile che i ministri ricevono mediante l'imposizione delle mani.

 

3. Quando si cominciò a usare la parola «protestante» e perché?

 Si cominciò a usare la parola «protestante» l'anno 1529 nella Dieta di Spira quando i seguaci di Lutero «protestarono» contro l'imperatore Carlo V, che aveva proibito qualsiasi. cambiamento nella situazione religiosa degli stati tedeschi.

 

56 - PURGATORIO

 1. In che cosa consiste il purgatorio?

 Il purgatorio consiste in una situazione intermedia tra la morte e la gloria. Non si tratta di uno stato definitivo, come la gloria o l'inferno. Coloro che muoiono in pace con Dio, ma non sono completamente purificati, prima di arrivare alla gloria devono purificarsi mediante la sofferenza.

Ecco alcuni testi biblici che esprimono la convinzione circa l'esistenza del purgatorio. La Tradizione li chiarisce meglio e presenta la esistenza del purgatorio come verità di fede. Naturalmente intendiamo purgatorio come purificazione e non come luogo in cui le anime si purificano.

 

 Se uno avrà detto una parola contro il Figlio dell'uomo potrà essere perdonato; ma chi avrà detto una parola contro lo Spirito Santo non sarà perdonato,  né ora né mai (Mt  12,32).

 

Se invece la sua opera sarà distrutta dal fuoco, egli perderà la ricompensa. Egli personalmente sarà tuttavia salvo, come uno che passa attraverso  un incendio (1 Cor 3,15).

 

Nulla di impuro vi potrà entrare, nessuno che pratichi la corruzione o commetta il falso. Entreranno soltanto quelli che sono scritti nel libro della vita che appartiene all'Agnello (Ap 21,27).

 

Poi, pieno di collera, lo fece mettere in prigione fino a quando non avesse pagato tutto il debito. (Mt 18,34).

 

2. Perché Gesù disse al buon ladrone: «Oggi sarai con me nel paradiso» (Lc 23,43) e non disse: «Oggi sarai con me nel purgatorio?»

 Gesù ha il potere di purificare una persona in un solo attimo e portarselo direttamente in paradiso. È il padrone di tutto e può fare tutto quello che vuole. In più, la purificazione non dipende dal tempo, ma dall'intensità della sofferenza.

 

3. Possiamo aiutare le anime di coloro che si stanno purificando dopo la morte?

 Si; mediante i nostri sacrifici, preghiere e buone opere possiamo aiutare i defunti, che sono morti in grazia di Dio e ancora si stanno purificando prima di arrivare al paradiso.

 

Invece Giuda era sicuro che a quanti fanno una morte santa è destinata un ricompensa magnifica. Perciò egli si lasciò ispirare da un pensiero santo e bello. E proprio per quel motivo fece offrire un sacrificio per il perdono, perché quei morti fossero liberati dal loro peccato (2 Mc 12,45).

 

4. In che parte della Bibbia si trova la parola «purgatorio»?

 In nessuna parte della Bibbia si trova la parola «purgatorio». Non per questo non esiste il purgatorio, inteso come purificazione. Una cosa è la parola e altra cosa è la verità che la esprime. La verità è presente nella Rivelazione; la Chiesa sceglie la parola più adatta per esprimerla.

Lo stesso succede con la parola «Trinità». La Bibbia non presenta questa parola, ma la dottrina di un solo Dio in tre persone (cfr Dio, pp. 175-178).

 

57 - RELIQUIE

 1. Che sono le reliquie?

 Le reliquie sono i resti mortali dei santi o gli oggetti che usarono durante la loro vita.

 

2. Le reliquie dei santi hanno potere dì guarire i malati?

 No. Le reliquie dei santi non hanno nessun potere per guarire i malati.

 

3. Com'è, allora, che qualcuno è guarito, toccando la reliquia di un santo?

 In questi casi, è Dio che fa i miracoli per onorare i santi, che sono suoi amici, per premiare la fede dei credenti e spingerli a seguire l'esempio dei santi.

 

4. Che bisogna fare con le reliquie dei santi?

 Bisogna rispettarle, perché ci aiutano a ricordare le persone, a cui appartennero.

 

La gente prendeva fazzoletti o grembiuli che erano stati a contatto con Paolo, li metteva sopra i malati e questi guarivano. Anche gli spiriti maligni uscivano dai malati (At 19,12).

 

E aggiunse: «Dio si prenderà certo cura di voi. Perciò giuratemi di portare via di qui le mie ossa. (Gn 50,25).

 

58 - RISURREZIONE

 1. Alla fine dei tempi, chi risusciterà?

 Alla fine dei tempi tutti risusciteranno: buoni e cattivi.

 

Non vi meravigliate: viene un'ora in cui tutti i morti, nelle tombe, udranno la sua voce e verranno fuori. Quelli che hanno fatto il bene risorgeranno per vivere; quelli che hanno fatto il male risorgeranno per essere condannati        (Gv 5,28-29).

 

Come loro, io ho questa sicura speranza nel Signore: che tutti gli uomini, sia buoni che malvagi, risorgeranno dai morti (At 24,15).

 

2. Come sarà possibile la risurrezione dei corpi che sono stati completamente distrutti da qualche bomba o bruciati dal fuoco?

 A Dio niente è impossibile. Quel Dio che ha creato il cielo e la terra dal niente, certamente ha il potere di far rivivere un corpo che un giorno ebbe già l'esistenza.

 

3. Come risusciteranno i corpi di coloro che morirono essendo anziani, malati, deformi o di coloro che perdettero la vita ancor prima di nascere (aborti)?

 Tutti i corpi risusciteranno perfetti, sani e completi.

 

4. Come saranno i corpi risuscitati?

 i corpi risuscitati:

 1. Non avranno attività sessuale.

2. Non avranno bisogno di alimentarsi per sussistere.

3. Non potranno soffrire né corrompersi.

4. Non saranno soggetti alle attuali leggi della natura. Pertanto, potranno muoversi con la velocità del pensiero.

5. I buoni avranno corpi gloriosi, pieni di felicità,  al contrario dei cattivi.

 

Qualcuno forse chiederà: -Ma come risuscitano i morti? Quale aspetto avranno? Lo splendore del sole è di un certo tipo,  quello della luna e delle stelle  è di un altro genere: ogni stella poi brilla in modo diverso. Lo stesso avviene per la risurrezione dei morti. Si è sepolti mortali, si risorge immortali. Si è sepolti miseri, si risorge gloriosi. Si è sepolti deboli, si risorge pieni di forza. Si seppellisce un corpo materiale, ma risusciterà un corpo animato dallo Spirito.  Se vi è un corpo materiale, vi è anche un corpo animato dallo Spirito.  (1 Cor 15,35.41-44).

 

59 - RIVELAZIONE PUBBLICA E RIVELAZIONI PRIVATE

 La Rivelazione Pubblica è quella che Dio realizzò in favore di tutta la umanità e culminò in Cristo e con gli apostoli. Terminò con la stesura dell'ultimo libro del Nuovo Testamento.

 

Nei tempi passati Dio parlò molte volte e in molti modi ai nostri padri, per mezzo dei profeti. Ora invece, in questi tempi che sono gli ultimi, ha parlato a noi, per mezzo del Figlio (Ebr 1,1-2).

 

Carissimi, avevo un gran desiderio di scrivervi a proposito della nostra comune salvezza. Ed ora vi scrivo, ma sono costretto a farlo per incoraggiarvi a combattere in difesa della fede. Quelli che appartengono a Dio hanno ricevuto questa fede una volta per tutte (Gd 1,3).

 

1. In che consistono le rivelazioni private?

 Le rivelazioni private consistono in alcune comunicazioni che Dio da a persone private, generalmente molto unite a Lui.

 

2. Siamo obbligati a credere nelle rivelazioni private?

 No. Siamo obbligati solamente a credere nella Rivelazione Pubblica.

 

3. Perché, allora, l'autorità ecclesiastica approva certe rivelazioni private e non altre?

 Quando l'autorità ecclesiastica approva qualche rivelazione privata, vuol dire che non trova nessuna opposizione tra questa rivelazione privata e la Rivelazione Pubblica, contenuta nella Bibbia e nella Tradizione Apostolica. Quando, al contrario, non l'approva, vuoi dire che c'è qualche opposizione tra la supposta rivelazione privata e la Rivelazione Pubblica, o semplicemente sospetta che possa trattarsi di una frode per ingannare la gente.

 

4. Come bisogna comportarsi davanti alle rivelazioni private o le apparizioni della Vergine?

 Per evitare tristi disillusioni, è meglio stare al giudizio dell'autorità ecclesiastica. Inoltre, è meglio concentrare l'attenzione più sul contenuto delle stesse (preghiera, penitenza, amore...) che sulle circostanze spettacolari che le possono accompagnare.

 

60 - ROSARIO

 1. È vero che è sbaglialo recitare il Santo Rosario, giacché si tratta di ripetere sempre la stessa cosa, sullo stile pagano ?

 

Quando pregate, non usate tante parole come fanno i pagani: essi pensano che a furia di parlare Dio finirà per ascoltarli. Voi non fate come loro,  perché Dio, vostro Padre, sa di che cosa avete bisogno, prima ancora che voi glielo chiediate. Dunque, pregate così:

Padre nostro che sei io ciclo, fa' che tutti ti riconoscano come Dio, che il tuo regno venga, che la tua volontà si compia in terra come in ciclo. Dacci oggi il nostro pane necessario. Perdona le nostre offese come noi perdoniamo a chi ci ha offeso. Fa' che non cadiamo nella tentazione,  ma liberaci dal maligno (Mt 6,7-13).

 

Non si tratta di vane ripetizioni, sullo stile pagano. Il Santo Rosario è tutt'altra cosa. È una preghiera meditata,

 I quindici misteri del Rosario sono un'ammirabile e forte sintesi, in forma di meditazione, di tutto il dogma della Redenzione (Papa Leone XIII).

 Ciò che Gesù condanna, è la ripetizione meccanica di formule magiche, senza pensare a quello che si dice. E questo non è il caso del Rosario. Se qualche cattolico ignorante lo fa, è dovuto precisamente alla sua ignoranza e non perché sta seguendo l'insegnamento della Chiesa.

 Forse Gesù durante l'agonia non pregava “ripetendo le stesse parole”? (Mc 14,39),

 

2. Quando si cominciò a recitare il Santo Rosario?

 La recita del Santo Rosario cominciò circa l'anno 800 all'ombra dei monasteri, come «salterio dei laici». Mentre i monaci recitavano i 150 salmi, i laici recitavano 150 padrenostri, che formavano un rosario, cioè un ramo di rose. Con il passare del tempo, si stabilirono altri tre rosari con 150 avemarie, 150 lodi in onore di Gesù e 150 lodi in onore di Maria. Nell'anno 1365 si diede inizio a una combinazione dei quattro rosari, dividendo le 150 avemarie in gruppi di 10 e mettendo un padre nostro al principio di ognuno di essi. Nell'anno 1500 si stabili per ogni gruppo la meditazione di un fatto della vita di Gesù o di Maria, e cosi sorse l'attuale Rosario di quindici misteri.

 

61 - SACERDOTI

 1. Perché i cattolici obbediscono ai sacerdoti, se furono costoro a uccidere Gesù?

 I sacerdoti che uccisero Gesù, furono quelli dell'Antico Testamento, appartenenti alla tribù di Levi; mentre i nostri sacerdoti (vescovi e presbiteri) sono i continuatori dell'opera degli apostoli.

 

Ora mi rivolgo a quelli che in mezzo a voi sono i responsabili della comunità. Anch'io sono uno di loro, sono testimone della sofferenza    di Cristo e partecipo alla gloria che Dio mostrerà presto a tutti gli uomini (1 Pt 5,1).

 

Ti ho lasciato nell'isola di Creta perché tu finisca quel che è rimasto da fare: perché tu stabilisca in ogni città alcuni  responsabili, seguendo le mie istruzioni (Tt 1,5).

 

2. Perché i cattolici hanno fiducia nei sacerdoti, se la Bibbia proibisce di aver fiducia negli uomini?

 

Il Signore dice: «Io condanno chi si allontana da me, perché ha fiducia nell'uomo e conta soltanto su mezzi umani (Ger 17,5).

 

Quando obbediamo ai sacerdoti, noi cattolici poniamo la nostra fiducia in Cristo, che ha stabilito i sacerdoti come suoi rappresentanti, dando loro grandi poteri.   (Gv 20,23; Le 22,19; Gc 5,14, ecc.).

 

Gesù disse di nuovo: «La pace sia con voi. Come il Padre ha mandato me, cosi io mando voi» (Gv 20,21).

 

3. Perché i sacerdoti non si sposano?

 I sacerdoti non si sposano perché vogliono imitare l'esempio di Cristo, che non si sposò e insegnò la superiorità del celibato rispetto al matrimonio.

 

Vi sono diversi motivi per cui certe persone non si sposano: per alcuni vi è un'impossibilità fisica, fin dalla nascita; altri sono incapaci di sposarsi  perché gli uomini li hanno fatti diventare cosi; altri poi non si sposano per servire meglio il regno di Dio. Chi può capire, cerchi di capire (Mt 19,12).

 

Lo stesso San Paolo non si sposò e parlò dell'importanza del celibato per poter essere più liberi nel servizio di Dio.

 

Vorrei sapervi liberi da preoccupazioni. Infatti l'uomo non sposato si preoccupa di quel che riguarda il Signore e cerca di piacergli.  Invece l'uomo sposato si preoccupa di quel che riguarda il mondo e cerca di piacere alla moglie (1 Cor 7,32-33).

 

4. Perché i sacerdoti si fanno pagare le messe, i battesimi e qualsiasi servizio che rendono?

 Ciò che chiedono i sacerdoti, non è un pagamento ma un'offerta per il loro onesto sostentamento. Sotto questo aspetto, i fratelli separati sono più esigenti, perché chiedono le decime, le primizie e le offerte.

 

  Restate in quella casa, mangiate e bevete quel che vi daranno, perché l'operaio ha diritto al suo salario.        Non passate di casa in casa.  (Lc 10,7).

 

Chi lavora nel tempio riceve dal tempio il proprio nutrimento, e chi si occupa dei sacrifici offerti sull'altare, riceve una parte dei sacrifici. Allo stesso modo, per quelli che annunziano il vangelo, il Signore ha stabilito che hanno il diritto di vivere di questo lavoro (1 Cor 9,13-14)

 

62 - SANGUE

 1. Perché nella Bibbia si proibisce di mangiare il sangue degli animali?

 Nella Bibbia si proibisce di mangiare il sangue degli animali, perché gli antichi ritenevano che la vita stava nel sangue, per cui, se uno mangiava il sangue di un animale, allo stesso tempo ne mangiava la vita; un atto senza dubbio peccaminoso, giacché la vita appartiene a Dio.

Come si vede, si tratta di una proibizione, basata su una credenza popolare. Ebbene, cambiando i tempi, cambiano le credenze popolari e cadono anche certe leggi, che si basavano su di esse.

 

La vita di una creatura risiede nel sangue. Il Signore vi concede di versare il sangue sull'altare come sacrifìcio per il perdono dei peccati, a vostro favore:  il sangue infatti permette di ricevere il perdono perché è portatore di vita. Ecco perché il Signore ha dichiarato agli Israeliti: Nessuno di voi e nessuno straniero che abita in Israele ha il diritto di mangiare del sangue (Lv 17,11-12).

 

2. Ma anche nel Nuovo Testamento troviamo la stessa proibizione, emanata dal Concilio di Gerusalemme (anno 50 circa d.C.). Come interpretarla?

 

Abbiamo infatti deciso, lo Spirito Santo e noi, di non imporvi nessun altro obbligo al di fuori di queste cose che sono necessarie: non mangiate la carne di animali che sono stati sacrificati agli idoli; non mangiate sangue o carne di animali morti per soffocamento. Infine astenetevi dai disordini sessuali; tenetevi lontani da tutte queste cose e sarete sulla buona stradi. Saluti! (At 15,28-29).

 

Bisogna vedere il contesto. San Pietro afferma che per la salvezza non servono le opere della legge mosaica, ma basta la fede in Cristo.

 

  Dunque, perché provocate Dio cercando di imporre ai credenti un peso che, né i nostri padri né noi, siamo stati capaci di sopportare?  In realtà, sappiamo che anche noi siamo salvati per mezzo della grazia del Signore Gesù, esattamente come loro (At 15, 10-11).

 

Si tratta di un principio molto chiaro, che non ammette discussione. Tuttavia, esisteva un problema pratico molto delicato: i cristiani dì origine ebrea non avrebbero potuto mai convivere con i cristiani di origine pagana, se questi non avessero evitato quello che ripugnava in una forma assoluta ai primi (mangiare sangue o la carne degli animali sacrificati agli idoli, ccc.).

 

San Giacomo si fa portavoce di questa problematica e ne cerca la soluzione; proibire ai cristiani dì origine pagana alcune cose che più ripugnano agli ebrei, mentre egli stesso si preoccupa di predisporre questi ultimi ad accettare i pagani nel Nuovo Popolo di Dio, citando l'Antico Testamento.

 

Quando essi ebbero finito di parlare, Giacomo disse: - Fratelli, ascoltatemi! Simone ci ha raccontato come fin da principio Dio si è preso cura dei pagani, per accogliere anche loro nel suo popolo. Questo concorda in pieno con le parole dei profeti. Sta scritto infatti nella Bibbia: Dopo questi avvenimenti io ritornerò; ricostruirò la casa di Davide che era caduta. Riparerò le sue rovine e la rialzerò. Allora gli altri uomini cercheranno il Signore, anche tutti i pagani che ho chiamati ad essere miei. Cosi dice il Signore. Egli fa queste cose, perché le vuole da sempre (At 15,13-18),

 

Inoltre notiamo che la proibizione non si riferiva a tutta la Chiesa e per sempre, ma ad alcune comunità in particolare, dove più forte era il problema della convivenza tra cristiani di origine ebrea e cristiani di origine pagana, ossia nelle comunità di Antiochia, Siria e Cilicia.

 

3. Cos'è, allora, questo divieto?

 E una disposizione disciplinare, intesa ad evitare la divisione tra i cristiani di origine pagana e i cristiani di origine ebrea. Infatti, poco dopo San Paolo, constatando l'inefficacia di tale disposizione, afferma che si possono mangiare le carni degli animali sacrificati agli idoli.

 

Dunque: le carni sacrificate agli idoli si possono mangiare? Noi sappiamo che gli idoli di questo mondo non sono niente, e che vi è un solo Dio. Non tutti però hanno questa conoscenza. Alcuni, abituati finora al culto degli idoli, mangiano ancora quelle carni come se appartenessero agli idoli. E la loro debole coscienza ne è turbata (1 Cor 8,4.7).

 

4. Ma il decreto afferma che sì tratta di una disposizione che è parsa bene allo stesso Spirito Santo (At 15,28a). Come potrebbe trattarsi di una semplice disposizione disciplinare?

 

Lo Spirito Santo guida sempre la Chiesa, non solamente quando si decidono dogmi, validi per tutti e per sempre, ma anche quando si danno orientamenti pratici che aiutano nella vita normale dei discepoli di Cristo.

 

5. Che pensare di quelli che proibiscono la trasfusione di sangue, basandosi nella Bibbia?

 

Che interpretano male la Bibbia, confondendo credenza con dottrina, disposizione disciplinare con precetto assoluto, per tutti e per sempre.

 

63 - SANTI

 1. Chi sono i santi?

 I santi sono discepoli di Cristo, che vivono nella gloria e che la Chiesa ci presenta ufficialmente come esempi da imitare per seguire meglio il cammino di Cristo.

 

2. In che consiste il «Processo di Canonizzazione dei Santi?»

 II processo di canonizzazione dei santi consiste in un'accurata e rigorosa serie di indagini, prima che uno possa far parte del canone (lista) dei santi. L'autorità ecclesiastica infine proclama santi solo coloro che hanno dato in vita un'alta testimonianza di santità.

 Non si tratta di un processo per far santi, ma per riconoscerli e presentarli alla imitazione dei fedeli.

 

3. A parte di questi «santi» riconosciuti ufficialmente, ci sono altri santi?

 Certamente. Tutti coloro che si trovano in pace con Dio, sono santi. Fra questi, alcuni sono ancora pellegrini in questo mondo; altri si stanno purificando e altri stanno godendo la vita eterna con Dio. Il giorno primo di novembre noi cattolici ricordiamo «tutti i santi» che si trovano nel paradiso; il giorno due di novembre ricordiamo tutti i defunti, che si stanno purificando; e ogni giorno dell'anno ricordiamo santi illustri, che rappresentano per noi un esempio da imitare per il loro alto grado di fedeltà a Cristo.

 

4. Sì è sempre usato questo metodo per riconoscere i santi?

 No. Nei primi secoli della Chiesa, bastava l'opinione del popolo in generale per proclamare i santi. Quasi sempre si trattava di martiri, grandi evangelizzatori e persone che si erano consacrate a Dio in povertà, castità e obbedienza.

 Con il passar del tempo il Papa assunse sotto la sua responsabilità questo compito stabilendo norme e criteri ben precisi per assegnare questo riconoscimento ufficiale nella Chiesa.

Tra le condizioni principali per procedere alla canonizzazione di un santo, è necessario dimostrare chiaramente l'eroicità delle sue virtù e, per sua intercessione, la realizzazione di un certo numero di miracoli ben documentati.

Come si vede, il problema della canonizzazione dei santi, è più serio e complicato di quanto uno possa immaginarsi.

 

5. Come si chiama l'omaggio che si rende ai santi?

 L'omaggio che si rende ai santi si chiama venerazione o dulia.

 

6. Che differenza esiste tra l'adorazione e la venerazione?

 L'adorazione consiste nel sottomettersi completamente a una persona, riconosciuta come essere supremo, e ciò è possibile solamente nei riguardi di Dio; mentre 1a venerazione consiste nel rendere omaggio a una persona per qualche merito speciale (eccellente santità, scienza eminente, ecc.), ed è quanto si fa nei riguardi degli angeli e dei santi.

 

Ma Gesù disse a lui:Vattene via. Satana! Perché nella Bibbia è scritto: Adora il Signore, tuo Dio; a lui solo rivolgi la tua preghiera.(Mt 4,10)

 

Difatti io sono Raffaele, uno dei sette angeli che stanno davanti al trono di Dio per servirlo.

Tobi e Tobia furono presi da grande stupore al sentire quelle parole. Si gettarono con la faccia a terra, pieni di paura (Tb 12,15-16).

 

Ha guardato a me, alla sua povera serva: tutti, d'ora in poi, mi diranno beata (Lc 1,48).

 

7. Oltre che imitare gli esempi dei santi, possiamo chiedere la loro intercessione?

 Si. In effetti, seguendo l'esempio di Cristo, anche i santi nel cielo intercedono per noi.

 

Gesù è alla destra del Padre, intercedendo per noi (Rm 8,34).

 

64 - SCAPOLARE, MEDAGLIA, ecc.

 A che servono gli scapolari e le medaglie? Gli scapolari e le medaglie sono segni di un impegno che uno assume per realizzare alcune pratiche di pietà. Spesso a tale impegno corrispondono benefici di ordine spirituale, legati a rivelazioni private, la cui accettazione è completamente libera.

 

65 - SCISMA

 1. Che vuoi dire scisma?

 Scisma vuoi dire separazione.

 

2. Che dice la Bibbia circa lo scisma?

 La Bibbia condanna ogni scisma.

 

Purtroppo alcuni della famiglia di Cloe mi hanno fatto sapere che vi sono litigi tra voi. Mi spiego: uno di voi dice:

“Io sono di Paolo”;  un altro: “Io di Apollo”; un terzo sostiene: “Io sono di Pietro”; e un quarto afferma:  “Io sono di Cristo”. Ma Cristo non può essere diviso! E Paolo, d'altra parte, non è stato crocifisso per voi.  E nessuno vi ha battezzati nel nome di Paolo (1 Cor 1,11-13).

 

Anzitutto mi dicono che nella vostra comunità, quando vi riunite, si formano gruppi rivali. Credo che in parte sia vero. Infatti le divisioni sono necessarie perché si possano riconoscere quelli che sanno superare le prove 

 (1 Cor 11,18-19).

 

 66 - SETTA

1. Cos'è una setta religiosa?

 Una setta religiosa è un gruppo di credenti, separati dal tronco originale.

 

2. Che intendiamo noi cattolici per «sette protestanti»?

 Noi cattolici, quando parliamo di sette protestanti, generalmente ci riferiamo a tutti quei gruppi che cominciarono a sorgere nel cristianesimo all'inizio del 1800; pertanto, non ci riferiamo a quei gruppi che si riallacciano a Martin Lutero e che si separarono dalla Chiesa Cattolica nei secoli XVI-XVIII o anche prima di Lutero (esempio, i Valdesi).

 

67 - SETTIMANA SANTA - PASQUA

 Perché non si celebra la Pasqua tutti gli anni nella stessa data?

 La Pasqua non si celebra tutti gli anni nella stessa data, perché è regolata dal plenilunio dell'equinozio di primavera che quindi non coincide tutti gli anni nella stessa data.

 

68 - SUPERSTIZIONE

 1. In che cosa consiste la superstizione?

 

La superstizione consiste in una forma errata di esprimere la propria fede, avendo fiducia in oggetti, parole, riti o forze immaginarie, come se fossero Dio o avessero il potere di obbligare Dio a concedere qualcosa. In questo campo possiamo ricordare gli amuleti, i talismani, le lettere in catena (lettere di Sant'Antonio),  alcune preghiere, ecc.

 

2. Cos'è un amuleto?

 Un amuleto è un oggetto che si usa per proteggersi contro le forze nemiche.

 

3. Cos'è un talismano?

 Un talismano è un oggetto che si usa per attirare la buona sorte o fortuna.

 

4. Che sono le «lettere in catena»?

 Le lettere in catena sono lettere contenenti preghiere, richieste dì denaro o altro, che impongono dì trasmettere ad amici e conoscenti un determinato numero di copie delle suddette lettere, minacciando castighi e sventure in caso di inadempienza.

 

5. È vero tutto ciò?

 Nemmeno per sogno. Ciò che bisogna fare in questi casi, è strappare la lettera e cestinarla, avendo fiducia in Dio e chiedendogli tutto ciò di cui uno ha bisogno.

 

6. È vero che esistono certe preghiere infallibili allo Spirito Santo, a Santa Rita o ad altri santi?

 No. Generalmente quelli che pensano così hanno una mentalità magica, secondo la quale si pretende di obbligare Dio a concedere un favore, ripetendo alcune preghiere un determinato numero di volte (3-7). Ma noi sappiamo che nessuno ha il potere di obbligare Dio a concedere una cosa. Ciò che possiamo fare,  è chiedere un favore a Dio con fiducia, convinti che ce lo concederà, se risulta per il nostro bene.

 

69 - TOLLERANZA

 1. In che consiste la tolleranza?

 La tolleranza consiste nel rispettare tutti, senza distinzione di credo, ideologia o razza.

 

2. Quando è cominciata la tolleranza religiosa?

 Le idee di tolleranza religiosa, maturate in alcuni intellettuali europei, ebbero concreta realizzazione negli Stati Uniti d'America nei secoli XVII e XVIII, poiché molti vi giunsero per sfuggire alle persecuzioni religiose d'Europa. Constatando i danni causati dall'intolleranza religiosa, decisero di prendere il cammino contrario e formarono così una nuova nazione, in cui tra le altre libertà si proclamò anche la libertà religiosa.

 

70 - TRADIZIONALISTI CATTOLICI

 1. Chi sono i tradizionalisti cattolici?

 I tradizionalisti cattolici sono i seguaci dell'arcivescovo francese Marcel Lefèbvre, che nell'anno 1975 si ribellò contro il Papa Paolo VI, non accettando le conclusioni del Concilio Ecumenico Vaticano II per alcuni cambiamenti specialmente in campo liturgico.

 

2. Come sono considerati dalla Chiesa Cattolica?  Dalla Chiesa Cattolica sono considerati come scismatici.

 

71 - VINO, LIQUORI, ecc.

 1. È vero che la Bibbia proibisce di bere vino?

 Ciò che proibisce la Bibbia, non è il semplice bere vino, ma l'ubriacarsi. Infatti, tutto ciò che può far danno alla salute, è peccato.

 

Non fare agli altri quello che non vuoi ricevere da loro. Non bere troppo vino, per non prendere l'abitudine dì ubriacarti (Tb 4,15).

Smetti di bere soltanto acqua; prendi anche un po' di vino per favorire la digestione, visto che sei spesso malato (1 Tm 5,23).

 

2. A questo riguardo, quale fu l'esempio di Gesù? Gesù, seguendo l'usanza del tempo, beveva vino durante i pasti. Basti ricordare i casi delle nozze di Cana e dell'Ultima Cena.

 

                                                                                                                       ( Direttore  P. Flaviano Amatulli )

 

 

 

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    Un Missionario al Servizio dei Cattolici