BIBBIA E TRADIZIONI

 

1.  Cos’è la Rivelazione?      

     La rivelazione è la manifestazione di Dio e della sua volontà circa la nostra salvezza. Viene dalla parola <<rivelare>>, che vuol dire togliere il velo o riscoprire. 

2.  Quanti tipi di rivelazione ci sono?

     Ci sono due tipi di rivelazione: la Rivelazione naturale e la rivelazione soprannaturale o divina.

                                                                                                                                                                                                                                                   

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

3.  Come si realizza la Rivelazione naturale?

      La Rivelazione naturale si realizza mediante le cose create.

      Eppure ciò che si può conoscere di Dio è visibile a tutti. Dio stesso l’ha rivelato agli uomini.

      Infatti, fin da quando Dio ha creato il mondo, gli uomini con la loro intelligenza possono vedere nelle cose che egli ha fatto  le sue qualità invisibili,  ossia la sua  eterna potenza e la sua natura divina. Perciò gli uomini non hanno alcun motivo di scusa   ( Rm1,19-20 ).

 

4.  Come si è realizzata la Rivelazione soprannaturale o divina?

      La Rivelazione soprannaturale o divina si è realizzata mediante gli antichi profeti e in maniera perfetta o definitiva mediante Cristo stesso, il Figlio di Dio.

     Nei tempi passati Dio parlò molte volte e in molti modi ai nostri padri,  per mezzo del profeti. Ora invece,            in questi tempi  che sono gli ultimi,  ha parlato a  noi, per mezzo del Figlio (Eb 1,1-2).

 

     Gesù rispose: - Filippo, sono stato con voi per tanto tem­po e non mi conosci ancora? Chi ha visto me, ha visto il Padre.   Come puoi dire: mostraci il Padre? (Gv 14,9).

 

5.  Come Gesù ci ha rivelato Dio?

     Gesù ci ha rivelato Dio mediante quello che egli stesso ha fatto e insegnato.

     Caro Teofilo, nel mio primo libro ho raccontato tutto quello che Gesù ha fatto e insegnato, cominciando dagli inizi della  sua attività (At 1,1).

 

6.  Come si chiama tutto quello che Gesù ha fatto e insegnato? 

     Tutto quello che Gesù ha fatto e insegnato si chiama Vangelo, cioè ((Buona Notizia>> o lieto messaggio della salvezza.

      Egli diceva: <<Il tempo della salvezza è venuto:  II regno di Dio è vicino. Cambiate vita e credete in questo lieto  messaggio>> ( Mc 1,15 ).

 

7.  A chi è destinato il Vangelo di Gesù?

      Il  Vangelo di Gesù è destinato agli uomini di tutti i tempi.

      Poi disse: <<Andate in tutto il mondo e portate il messaggio del vangelo a tutti gli uomini. (Mc 16,15).

 

 8.  A chi  Gesù  diede l’incarico di portare il suo Vangelo a tutto li mondo?

      Agli apostoli e ai loro successori, come pastori della Chiesa che egli fondò personalmente.

      Gesù si avvicinô e disse: <<A me è stato dato ogni potere in cielo e in terra. Perciò andate, fate diventare miei discepoli tutti gli uomini del mondo;  battezzateli nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo;   insegnate loro a ubbidire a tutto ciò che io vi   ho comandato.  E sappiate che io sarò sempre con voi,  tutti i giorni, sino alla fine del mondo>> (Mt 28,18-19).

 

9.  Il Vangelo che  diede Gesù agli apostoli, era scritto?

      No. Il Vangelo che Gesù diede agli apostoli non era scritto, ma semplicemente orale.

 

10.  Come sappiamo che il vangelo di Gesù arriverà completo e senza errori sino alla fine del mondo?

        Lo sappiamo perché Gesù stesso lo assicuro, promet­tendo la sua presenza continua nella Chiesa, che egli fondò personalmente.

        Insegnate loro a ubbidire a tutto ciò che io vi ho comandato. E sappiate che io  sarò sempre con voi, tutti i giorni, sino alla fine del mondo (Mt 28,20).

 

11.  Come è stato chiamato fin dal principio li Vangelo di Gesù, quando cominciò ad essere praticato dagli  apostoli e dai lo­ro collaboratori e successori?

        Si chiamò Tradizione.

        Io ho ricevuto dal signore quel che a mia volta vi ho trasmesso. ( 1cor 11,23 ).

        Prima di tutto vi ho trasmesso l’insegnamento che anch'’io ho ricevuto. (1 Cor 15,3).

 

12.  cosa vuol dire tradizione?

       Tradizione vuol dire consegna o deposito. Si tratta del­lo stesso Vangelo, che gli apostoli ricevettero da Gesù e trasmisero ad altri, e continuerà ad essere

        trasmesso (predicato) di generazione in generazione dai successori degli apostoli con i loro collaboratori.

 

13.   Quando Gesù condanna le tradizioni, a quali tradizioni si riferisce?

        Quando Gesù condanna le tradizioni, si riferisce alle tradizioni o insegnamenti degli uomini e non al suo Vangelo da     

        trasmettersi di generazione in generazione sino alla fine del mondo . 

 

 

14.    quando si fece il nuovo testamento, si scrisse tutto il Vangelo di Gesù?

          No. Quando si fece il Nuovo Testamento, non si scrisse tutto il Vangelo di Gesù.

          Gesù fece molte altre opere: se si scrivessero tutte, una per una, riempirebbero tanti libri.  

          lo penso che neanche il mondo intero potrebbe contenerli (Gv 21,25).

 

 

15.     Cosa dice la Bibbia circa il valore della Tradizione?

         La stessa Bibbia presenta la Tradizione come base della fede del credente. In nessuna parte si dice che basta ciò che è stato scritto per salvarsi.

          Mettete in pratica quel che avete imparato, ricevuto, udito e visto in me ( Fil 4,9 ).

         Ciò che io ho detto alla presenza di molti testimoni, affidalo a persone fidate che siano in grado a loro volta di insegnarlo  anche ad  altre persone (2 Tm 2,2).

 

16.     Cosa bisogna fare, dunque, per salvarsi?

         Per salvarsi, bisogna tener presente la Bibbia e la Tradizione.

         Fratelli, state saldi e attenetevi alle tradizioni (= Vangelo che gli apostoli ricevettero da Gesù e trasmisero), che avete ricevuto da noi a viva voce   

          (= Tradizione che si continua a trasmettere mediante la predicazione degli apostoli e loro collaboratori e successori)   o per scritto  (= Bibbia, cioè Tradizione scritta) (2 Ts 2,15).

 

17.   Chi sono gli incaricati di Gesù  per interpretare, con autorità e senza commettere errori, il Vangelo contenuto nella Bibbia e nella Tradizione?

        Il Papa e i vescovi, essendo successori degli apostoli, hanno l’incarico di interpretare, con autorità e senza commettere errori, il Vangelo, contenuto nella Bibbia e nella Tradizione.

        Soprattutto sappiate una cosa: gli antichi profeti non par­lavano mai di loro iniziativa, ma furono uomini guidati dallo Spirito Santo, e parlarono in nome di Dio. Perciò nessuno può spiegare con le sue sole forze le profe­zie che ci sono nella Bibbia (2 Pt 1,20).

 

18.  E’ corretto dire: lo credo nella Bibbia e basta?

       No. E’ un errore credere soltanto nella Bibbia. Infatti, Gesù non scrisse niente e non ci lasciò nessuna Bibbia.    Ecco ciò che fece: fondò la sua Chiesa e le diede  il suo Vangelo, affinché fosse annunciato a tutti gli uomini, sino alla fine del mondo. E’ nella Chiesa dove si scrisse e fu accettato il Nuovo Testamento,  sotto la sua autorità. Pertanto, è un errore accettare la Bibbia e non accettare la Chiesa, che le diede la vita e la difese da coloro che cercarono di aumentare o  togliere qualcosa.

 

19.    I gruppi separati accettano solamente la bibbia e la tradizione come parola di Dio?

         No. I gruppi separati accettano solamente la Bibbia come Parola di Dio. Nel separarsi dall’unica Chiesa fondata da Cristo,  hanno abbandonato la Tradizione che  viene dagli apostoli e arriverà sino alla fine del mondo.

 

20.    Anche i gruppi separati hanno il diritto di predicare la Parola di Dio?

         Di per sé, i gruppi separati non hanno nessun diritto di predicare la Parola di Dio,  perché Gesù diede questo incarico solamente alla sua Chiesa e non a qualsiasi  persona o istituzione che ne avesse voglia.  Se lo fanno, è per proprio conto, senza nessuna garanzia da parte di Dio. Per questo, ci sono tanti errori e divisioni tra loro.                      Se predicassero la verità  tutti insegne­rebbero la stessa dottrina e starebbero uniti.

 

21.    Allora commettono peccato i gruppi separati, quando insegnano la Parola di Dio?

        No. Se lo fanno in buona fede, non commettono nessun peccato, anzi si rendono graditi a Dio. Commettono peccato solamente coloro che insegnano la Parola di Dio per capriccio o interesse, sapendo che si trovano fuori dell’unica Chiesa fondata da Cristo e non hanno voglia di pentirsi e ritornare nel suo Seno.

 

        Alcuni, è vero, predicano Cristo solo per gelosia e in polemica con me; ma gli altri lo fanno con sincerità. Questi, per amore, sapendo che mi trovo qui  per difendere la Parola del Signore; quelli, invece, spinti da invidia, non annunziano Cristo con sincerità e pensano di aggravare le mie sofferenze ora che sono in prigione.            Ma che importa? In ogni modo, o per invidia o per sincerità, Cristo è annunziato. Di questo sono contento e continuerò a esserlo (Fil 1,15-18).

                                                                                                                       ( Direttore  P. Flaviano  Amatulli  )

 

APOSTOLI del λόγος - PAROLA

  Un Missionario al Servizio dei Cattolici